Miliardi per il miracolo Ucraina: Roma avvia conferenza per la ricostruzione!

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Il 10 luglio 2025 si è aperta a Roma una conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina per mobilitare il sostegno internazionale.

Am 10. Juli 2025 eröffnete eine Ukraine-Wiederaufbaukonferenz in Rom, um internationale Unterstützung zu mobilisieren.
Il 10 luglio 2025 si è aperta a Roma una conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina per mobilitare il sostegno internazionale.

Miliardi per il miracolo Ucraina: Roma avvia conferenza per la ricostruzione!

Il 10 luglio 2025 è iniziata a Roma una conferenza di due giorni per la ricostruzione dell'Ucraina ospitata da Italia e Ucraina. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni accoglie delegazioni di vari paesi, tra cui una delegazione imprenditoriale austriaca, guidata dal ministro dell'Economia Wolfgang Hattmannsdorfer. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy coglie l'occasione per chiedere urgentemente un piano Marshall per l'Ucraina e sottolinea la necessità di una grande coalizione per la ricostruzione. Sottolinea che la ricostruzione non riguarda solo l'Ucraina, ma deve includere anche altri paesi e le loro tecnologie.

Zelenskyj chiede inoltre una stretta collaborazione nello sviluppo e nella produzione di droni per sostenere la prima linea. Un'altra preoccupazione fondamentale del presidente è l'utilizzo dei beni statali russi congelati per finanziare la ricostruzione. Spiega che l’Ucraina ha bisogno di assistenza internazionale, soprattutto perché la Russia non è interessata a porre fine alla guerra.

Nuove misure di sostegno

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato durante la conferenza un nuovo pacchetto di sostegno da 2,3 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi di euro in garanzie sui prestiti e 580 milioni di euro in sovvenzioni. Questo pacchetto è destinato a mobilitare investimenti fino a dieci miliardi di euro in Ucraina. In questo contesto, la Meloni sottolinea la necessità di creare nuovi meccanismi finanziari per sostenere le imprese nella ricostruzione.

Oltre al sostegno finanziario, anche il sostegno politico è chiaramente articolato. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ribadisce il fermo sostegno della Germania all'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'UE. Anche Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, chiede che la Russia sia ritenuta responsabile della devastazione che ha causato. Il primo ministro polacco Donald Tusk definisce i trasporti, il commercio e gli investimenti la pietra angolare della ricostruzione dell'Ucraina.

Fondo internazionale per la ricostruzione

Nell'ambito della conferenza verrà lanciato anche un nuovo fondo europeo per riparare i danni di guerra. Questo fondo, dotato inizialmente di un miliardo di euro, prevede di coinvolgere le imprese private nella ricostruzione. Il denaro dovrebbe confluire nella riparazione e costruzione di centrali energetiche, impianti industriali e data center digitali. La Banca Mondiale stima che il costo totale della ricostruzione potrebbe superare i 500 miliardi di euro.

Il presidente ucraino Zelenskyj paragona il sostegno al Piano Marshall dopo la seconda guerra mondiale e sottolinea la necessità di una coalizione internazionale globale. Ha anche suggerito come i beni russi congelati potrebbero essere utilizzati per finanziare la ricostruzione a lungo termine, cosa di grande interesse nella discussione.

Prospettive e sfide a lungo termine

Lo sforzo di ricostruzione in Ucraina richiede una leadership forte e si raccomanda che siano i paesi del G7 a guidare questo sforzo. Insieme all’Ucraina dovrebbe essere nominato un forte coordinatore per la ricostruzione per mediare efficacemente tra il governo ucraino, le istituzioni finanziarie internazionali e i paesi del G7. Il sostegno all’Ucraina dovrebbe essere legato anche all’attuazione delle riforme dello stato di diritto.

Nella discussione sulla restaurazione dell'Ucraina si sottolinea anche che l'aiuto non solo è necessario nell'immediato per la stabilizzazione, ma richiede anche una pianificazione e misure a lungo termine. La trasparenza dovrebbe essere un principio centrale del processo di ricostruzione al fine di prevenire accuse di abusi e guadagnare la fiducia dei paesi donatori. La piattaforma RecoverUkraine dovrebbe essere concepita per essere inclusiva e tenere conto delle esigenze dell'Ucraina, incoraggiando al contempo gli investimenti privati ​​attraverso misure adeguate.

I prossimi mesi mostreranno come i partner internazionali risponderanno alle sfide e quali passi saranno necessari per attuare le misure decise per ricostruire in modo sostenibile l’Ucraina nel dopoguerra. Considerati i conflitti militari in corso e le condizioni catastrofiche sul posto, la comunità internazionale resta una sfida.