Nuova pensione parziale: il governo prevede una riforma globale delle pensioni a partire dal 2026!

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Il governo austriaco decide un pacchetto pensionistico con pensione parziale e tetto alla spesa per sostenere i lavoratori più anziani.

Die österreichische Regierung beschließt ein Pensionspaket mit Teilpension und Ausgabendeckel, um ältere Arbeitnehmer zu unterstützen.
Il governo austriaco decide un pacchetto pensionistico con pensione parziale e tetto alla spesa per sostenere i lavoratori più anziani.

Nuova pensione parziale: il governo prevede una riforma globale delle pensioni a partire dal 2026!

Il governo austriaco ha approvato un pacchetto pensionistico globale che mira a riformare in modo sostenibile il sistema pensionistico. Le modifiche dovrebbero essere approvate dal Consiglio nazionale a luglio ed entreranno in vigore il 1° gennaio 2026. I punti chiave del pacchetto sono l'introduzione di una pensione parziale e un meccanismo di sostenibilità per limitare la spesa pensionistica. Questo è stato segnalato da [vienna.at].

La nuova pensione parziale consente agli aventi diritto di ridurre l'orario di lavoro tra il 25 e il 75% e di ricevere allo stesso tempo una parte della rendita già risparmiata. Il presupposto è il regolare diritto alla rendita di vecchiaia. Il pensionamento parziale esistente verrà trasferito al nuovo modello, per cui la riduzione finanziata dallo Stato è possibile solo per un massimo di tre anni se non esiste alcun diritto al pensionamento parziale.

Focus sui lavoratori anziani

Uno degli obiettivi principali del pacchetto pensionistico è quello di mantenere i dipendenti più anziani nel mondo del lavoro il più a lungo possibile e di alleggerire il loro onere finanziario. Il ministro degli Affari sociali Korinna Schumann ha annunciato che l'età pensionabile legale non verrà aumentata e che non sono previsti tagli alle pensioni. L’età pensionabile legale resta fissata a 65 anni, mentre l’età pensionabile effettiva è di 62,3 anni per gli uomini e di 60,2 anni per le donne. Il governo federale sta inoltre pianificando incentivi per le aziende affinché continuino ad impiegare lavoratori anziani di età superiore ai 60 anni e ad espandere posti di lavoro adeguati all’età. Inoltre, secondo heute.at, sul posto di lavoro sono previste misure sanitarie per promuovere il benessere dei lavoratori più anziani.

Un’altra componente importante del pacchetto di riforme è l’annunciato meccanismo di sostenibilità, che entrerà in vigore a partire dal 2030. Esso prevede un limite di spesa legale per il sistema pensionistico. Il governo deve intervenire se la spesa pensionistica supera i percorsi di bilancio stabiliti. In caso di tale eccedenza è necessario un insieme di misure che dovrebbero corrispondere a un risparmio di circa 2,5 miliardi di euro.

Modifiche alle indennità di disoccupazione

Oltre alla riforma delle pensioni, il governo sta apportando modifiche anche ai sussidi di disoccupazione. Dal 2026 in poi, difficilmente ci saranno ulteriori opportunità di reddito aggiuntivo ricevendo denaro AMS; la maggior parte delle normative si applicherà solo in casi eccezionali. Inoltre, è previsto un miglioramento fiscale per i pensionati che lavorano, con un'imposta forfettaria finale del 25% per i redditi di vecchiaia. L'impatto di queste nuove normative sarà attentamente monitorato per affrontare le sfide del mercato del lavoro e sarà introdotto un sistema di monitoraggio per le persone di età superiore ai 60 anni per valutare regolarmente la loro situazione occupazionale, come stabilito in parlament.gv.at.

In sintesi, si può affermare che la nuova normativa rappresenta un passo significativo verso una previdenza sostenibile ed equa. Gli incentivi per i lavoratori più anziani e l’attenzione alla riduzione del lavoro retribuito durante il periodo di transizione mirano a mantenere stabile il sistema pensionistico a lungo termine, affrontando al contempo le sfide finanziarie.