Aumentano le proteste in Georgia: feriti nella violenza della polizia!
Le manifestazioni in Georgia si intensificano dopo l'annuncio dell'adesione all'UE; Protesta contro la violenza della polizia e chiede nuove elezioni.

Aumentano le proteste in Georgia: feriti nella violenza della polizia!
Violente proteste hanno scosso il panorama politico in Georgia dopo che Japaridze, leader del principale partito di opposizione, Coalizione per il cambiamento, è stato arrestato a Tbilisi. Ciò è avvenuto durante la quarta notte consecutiva di manifestazioni innescate dalla decisione del governo di sospendere i negoziati di adesione con l'Unione Europea. I critici, tra cui il presidente georgiano Salome Zurabishvili, vedono questa mossa come un segno di un allontanamento da parte della Russia dalle politiche filo-occidentali, che stanno gettando sempre più il paese in una crisi politica, riferisce Piccolo giornale.
Violenti scontri e manifestanti feriti
Durante le proteste davanti al Parlamento si sono verificati gravi scontri, con la polizia che ha utilizzato gas lacrimogeni e idranti contro i manifestanti. Secondo quanto riferito, ventuno agenti di polizia sono rimasti feriti, portando a 113 il numero totale dei feriti dall'inizio del conflitto. Molte delle ferite riportate riguardano anche gli stessi manifestanti, che spesso hanno subito lesioni alla testa e al viso, mentre le autorità statunitensi accusano la polizia georgiana di uso eccessivo della forza. Nel frattempo, il primo ministro iracheno Kobakhidze accusa l’opposizione di usare una violenza coordinata per destabilizzare l’ordine costituzionale.
In un incidente parallelo in Russia, come il Onda tedesca Secondo quanto riferito, proteste sono scoppiate anche in Bashkortostan dopo la dura condanna contro l'attivista politico Fail Alsynov. È stato condannato a quattro anni di carcere per aver fatto commenti sprezzanti nei confronti dei migranti provenienti dal Caucaso durante le proteste ambientaliste. Migliaia di persone si sono radunate per manifestare contro la sua detenzione, dando vita ad una massiccia operazione di polizia in cui sono stati utilizzati gas lacrimogeni e granate stordenti per disperdere la folla.
Gli eventi in Georgia e Bashkortostan evidenziano una preoccupante tendenza al crescente risentimento contro i governi di entrambi i paesi, con reazioni sia nazionali che internazionali attese alla brutale repressione da parte delle forze di sicurezza. La situazione resta tesa e resta da vedere come i rispettivi governi risponderanno alle continue pressioni dei cittadini.