Processo Kardashian: il principale accusatore chiede perdono dopo l'aggressione
Processo per l'aggressione di Kim Kardashian: gli imputati chiedono perdono per la rapina durante la settimana della moda 2016.

Processo Kardashian: il principale accusatore chiede perdono dopo l'aggressione
Nove imputati sono in tribunale nel processo relativo all'aggressione a Kim Kardashian durante la settimana della moda di Parigi nell'ottobre 2016. Oggi, 23 maggio 2025, ha riferito Piccolo giornale, che alcuni degli imputati hanno chiesto perdono mentre altri hanno negato il loro coinvolgimento nel crimine. La rapina con la quale sono stati rubati gioielli del valore di nove milioni di euro è avvenuta il 3 ottobre 2016 e ha cambiato per sempre la vita dell'icona del reality.
Cinque uomini mascherati vestiti da agenti di polizia hanno fatto irruzione nella suite d'albergo di Kardashian. Legarono la star femminile con nastro adesivo e fascette di plastica e la chiusero in bagno. In questa situazione vile, Kardashian ha implorato per la sua vita così da poter tornare dai suoi figli. L'incidente è stato descritto come estremamente traumatico e Kardashian ha recentemente parlato in tribunale della sua paura e del panico che ha provato durante l'attacco.
Il processo e i suoi effetti
IL Stampa associata sottolinea che l'esperienza ha portato Kardashian a cambiare il suo stile di vita, in particolare per quanto riguarda la sua sicurezza e la sua presenza sui social media. Aveva condiviso i suoi beni di lusso, incluso un anello di diamanti da 20 carati del suo ex marito Kanye West, in tempo reale sui social media poco prima dell'attacco. Questa visibilità ha attirato l'attenzione degli autori del reato, che avevano monitorato la sua attività online per pianificare l'attacco. L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza delle celebrità, soprattutto in un momento in cui i social media svolgono un ruolo sempre più importante.
L'attacco è stato seguito da cambiamenti di vasta portata nel comportamento delle celebrità. Kardashian ha ridotto la visualizzazione dei suoi beni di lusso sui social media e ha smesso di condividere la sua posizione in tempo reale. Anche altre celebrità come Gigi Hadid e Kendall Jenner hanno ricevuto maggiori misure di sicurezza per evitare attacchi simili. Il pubblico ministero Anne-Dominique Merville non ha voluto liquidare gli imputati come criminali innocui. Ha sottolineato che si tratta di criminali esperti con legami con la criminalità organizzata, il che rende il caso ancora più complicato.
Il legame con la criminalità informatica
Per quanto riguarda il caso Kardashian si segnala anche una minaccia generale rappresentata dalla criminalità informatica. Secondo un rapporto dell' notizie quotidiane Sempre più celebrità e pubblico sono colpiti da profili falsi e furti di identità. Le persone operano sempre più in uno “spazio di illegalità” in cui le loro informazioni personali possono essere facilmente utilizzate in modo improprio. È stato riferito che i danni significativi causati dalla criminalità informatica in Germania lo scorso anno ammontavano a 179 miliardi di euro.
Il caso Kardashian illustra la connessione diretta tra visibilità pubblica e rischi personali che colpiscono sia le celebrità che i cittadini comuni. I cambiamenti innescati dall’attacco possono servire da esempio delle sfide che la società nel suo insieme deve affrontare nell’era delle reti digitali e dei social media. Il processo continua ad essere seguito da vicino, sia per ragioni legali che sociali.