Lutto per Jimmy Carter: l'America dice addio a un presidente leggendario
L'ex presidente Jimmy Carter viene onorato a Washington. Cerimonie funebri con personalità di spicco e riassunto della sua vita.
Lutto per Jimmy Carter: l'America dice addio a un presidente leggendario
La morte di Jimmy Carter, 39esimo presidente degli Stati Uniti, ha scatenato un'ondata di dolore e rispetto. Il 29 dicembre 2024, appena tre mesi dopo il suo centesimo compleanno, Carter morì nella sua città natale di Plains, in Georgia, circondato dalla sua famiglia. Sabato 4 gennaio 2025 si è tenuto un corteo funebre attraverso le pianure, in onore dell'umiltà dell'ex presidente. I cittadini sventolavano bandiere e salutavano il convoglio, che si fermò nella fattoria di arachidi dove Carter trascorse la sua infanzia. In questa occasione è stata suonata 39 volte una campana in onore della sua vita e della sua carica, come riportato da [vienna.at].
Celebrazioni ad Atlanta e Washington
Ad Atlanta, le persone in lutto si sono riunite per salutare Carter prima che il suo corpo fosse portato al Campidoglio di Washington. Il nipote dell'ex presidente, Jason Carter, è intervenuto alla cerimonia presso il Carter Presidential Center e ha sottolineato: "Passeremo questa settimana celebrando questa incredibile vita". La cerimonia funebre ufficiale avrà luogo presso la Cattedrale Nazionale giovedì 11 gennaio, con l'elogio funebre del presidente Joe Biden. Tra gli ospiti dovrebbero essere presenti tutti e quattro gli ex presidenti viventi, tra cui Bill Clinton e Barack Obama. Biden ha dichiarato giovedì una giornata di lutto nazionale, che comporterà la chiusura di tutte le agenzie federali, ha confermato [nytimes.com].
Dopo le cerimonie a Washington, la bara di Carter verrà trasportata in Georgia, dove sarà sepolto accanto alla moglie Rosalynn, morta nel 2023. Questo triste addio sarà segnato dalla capacità di affrontare il dolore, ma anche dall'apprezzamento per una vita segnata da un notevole impegno umanitario. Carter è stato insignito del Premio Nobel per la pace nel 2002 per i suoi sforzi nel promuovere la pace e i diritti umani, sottolineando la sua duratura eredità di leader influente.