La causa dell'Austria contro il sostegno al nucleare dell'Ungheria: una disputa legale a Bruxelles!
La Corte di giustizia dell'UE ha respinto la causa dell'Austria contro gli aiuti dell'Ungheria ai reattori nucleari, citando le condizioni di concorrenza.
La causa dell'Austria contro il sostegno al nucleare dell'Ungheria: una disputa legale a Bruxelles!
Con una sentenza storica, la Corte dell'Unione Europea ha respinto la causa dell'Austria contro gli aiuti di stato dell'Ungheria per la centrale nucleare Paks II. L'Austria aveva sostenuto che si sarebbe dovuta indire una procedura di appalto pubblico e che le sovvenzioni avrebbero potuto portare a significative distorsioni della concorrenza. Questa azione è stata intentata con il caso T-101/18 con l'obiettivo di contestare la decisione della Commissione europea di approvare l'aiuto ungherese, ha riferito il Piccolo giornale.
La costruzione dei nuovi reattori è stata affidata direttamente alla società russa Nizhny Novgorod Engineering, nell'ambito di un accordo bilaterale tra Russia e Ungheria per promuovere la cooperazione nucleare. Questo accordo prevede anche il sostegno finanziario attraverso un prestito statale da parte della Russia. Il procuratore generale della Corte europea ha ora raccomandato l'annullamento della sentenza e ha sostenuto che l'aggiudicazione diretta alla società russa rappresenta un legame indissolubile con l'aiuto. Ciò significherebbe che dovrebbero essere prese in considerazione anche altre norme dell’UE, in particolare nel settore degli appalti pubblici, complicando ulteriormente i requisiti legali, come questo Sentenza della Corte spiegato.
La decisione ha implicazioni di vasta portata per la futura approvazione degli aiuti di Stato all'interno dell'UE, in particolare per progetti che coinvolgono l'energia nucleare. L’ulteriore controversia legale sarà entusiasmante poiché l’avvocato generale sottolinea la necessità di rispettare la proporzionalità degli aiuti e il rispetto della normativa UE sugli appalti. Questi nuovi sviluppi potrebbero costringere l’Austria a intraprendere ulteriori azioni legali per costringere gli operatori di Paks II a rispettare le norme dell’UE.