Künast contro le critiche: la vicenda idiota scatena una disputa politica!
Renate Künast difende, se necessario, gli annunci di Habeck contro l'incitamento all'odio. Secondo lei, la critica a ciò sostiene l'estremismo di destra.
Künast contro le critiche: la vicenda idiota scatena una disputa politica!
L’incredibile vicenda “imbecille” del ministro federale dell’economia Robert Habeck non finisce mai! Quello che è successo qui a porte chiuse lascia quasi senza parole: un semplice insulto sulla piattaforma social X ha dato luogo a una perquisizione domiciliare mozzafiato. Un utente di 64 anni ha condiviso un tweet in cui Habeck veniva definito un “imbecille” - e la procura di Bamberga ha subito colto l'occasione e ha fatto perquisire il suo appartamento! Puoi esprimere la tua opinione più liberamente online senza essere immediatamente visitato dalla polizia?
Ma non è tutto! Dall'inizio della legislatura Habeck e la sua collega di partito Annalena Baerbock hanno scatenato un vero e proprio fiume di denunce penali per presunti insulti. E l'importante deputata del Bundestag Renate Künast è pienamente d'accordo con loro: difende i suoi amici di partito da ogni critica tagliente come il pepe. Secondo Künast la critica alla pubblicità è a dir poco scandalosa e promuove addirittura “l'estremismo di destra”! In un video ha affermato che i politici degli altri partiti dovrebbero tenere la bocca chiusa e che è indecente aspettarsi di essere sottoposti a insulti, calunnie o minacce. Arrendersi non è un'opzione!
Le tensioni politiche continuano a ribollire
Sembra che sia in pieno svolgimento una vera campagna contro i parlamentari che intraprendono azioni legali. Künast ne ha abbastanza, a quanto pare. La rabbia per il fatto che, secondo i critici, i parlamentari dovessero comportarsi come se non avessero diritti è esplosa. In questo mondo, dove l’estremismo di destra sta diventando sempre più minaccioso, i politici non possono sempre contare su un trattamento equo e su confini rispettosi. E perché? Anche loro possono tracciare “una linea rossa”, dice Künast con decisione. Resta controverso se sia giusto utilizzare questo strumento per evitare discussioni politiche. Ma per Künast la cosa è chiara: “Chi critica questo sostiene l’estremismo di destra”.
La domanda rimane: dove porta questo acceso scambio emotivo tra i politici e i loro critici? E quanto i social media sono diventati un campo minato per opinioni accese? Una cosa è certa: questi conflitti esplosivi restano esplosivi in Germania e Austria.