Crisi finanziaria austriaca: Badelt avverte di debiti drammatici!

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Nell'intervista di Leadersnet, il presidente del Consiglio fiscale Christoph Badelt analizza la politica di bilancio austriaca e le riforme necessarie.

Crisi finanziaria austriaca: Badelt avverte di debiti drammatici!

L'Austria sta affrontando una crisi finanziaria! Descrivi esperti come Christoph Badelt, presidente del Consiglio fiscale, prevedono che il debito pubblico aumenterà all'allarmante l'85 % del prodotto interno lordo (PIL) entro il 2028. In un'intervista con Leadersnet, Badelt sottolinea che il consolidamento del bilancio urgente è necessario per fissare il corso finanziario per un futuro stabile. Queste prospettive oscure si riflettono anche nell'attuale relazione del Consiglio fiscale, che prevede deficit di bilancio elevati del 3,9 e del 4,1 per cento del PIL per il 2023 e il 2024, mentre la spesa pubblica sta rapidamente aumentando a causa dell'inflazione. La pressione sulle finanze pubbliche aumenta in vista di un'economia indebolita, che stringe ulteriormente la situazione già critica.

Alla luce di questo drammatico sviluppo, la necessità di consolidamento è enorme, come avverte il Consiglio fiscale. "Al fine di evitare procedimenti negativi sul deficit dell'UE, sono necessarie misure di almeno 6,3 miliardi di euro", ha affermato Badelt, che sottolinea la necessità di schierarsi dagli approcci tradizionali alla politica finanziaria. È fondamentale aprire sia il risparmio che le nuove fonti di reddito. "Dobbiamo rinnovare strutturalmente le spese, mentre allo stesso tempo stiamo esaminando nuove opportunità per aumentare il reddito", ha detto Badelt in un'intervista con ORF.

Riforme urgenti richieste

"Il settore pubblico è in una posizione precaria", spinge Badelt e si riferisce alla grande necessità di azioni in vari settori come l'istruzione e la salute. Sono inoltre richieste misure contro la carenza di lavoratori qualificati e un aumento dell'età della pensione per aumentare il potenziale di efficienza e alleviare la pressione sui bilanci statali. "Senza un piano chiaro, come le spese esistenti possono essere controllate e, se necessario, ridotte, sarà difficile stabilizzare la situazione di bilancio", avverte Badelt.

Gli effetti negativi dell'elevata inflazione potrebbero invertire il contributo positivo del reddito IVA dal 2024 e si prevede che la crescita del PIL sia sufficiente per ridurre il tasso di debito. La crescente domanda di spazio abitativo a seguito della crescita della popolazione ha anche ulteriormente rafforzato la situazione sul mercato immobiliare. Il dibattito sull'uso efficiente delle risorse e sulla creazione di portata per investimenti orientati al futuro è quindi inevitabile. La necessità di una politica di bilancio sostenibile è amara realtà per l'Austria e il modo per la stabilità finanziaria rimane rocciosa e stimolante, come riportano sia Leadersnet che ORF.