Vertice sulla ristrutturazione del bilancio: i governi federale e statale riusciranno a risparmiare?

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Il 1° aprile 2025 il governo si riunirà a Vienna per ristrutturare il bilancio. Obiettivo: processo di riforma per contrastare l’aumento dei deficit.

Vertice sulla ristrutturazione del bilancio: i governi federale e statale riusciranno a risparmiare?

Mercoledì 1 aprile 2025 si svolgerà un vertice cruciale tra i governi federale, locale e statale, che si concentrerà sulla ristrutturazione del bilancio urgentemente necessaria. Questo passaggio è di fondamentale importanza per il governo poiché il deficit del 4,7% del prodotto interno lordo (PIL) previsto per il 2024 è considerato aggravante. Segnalato in questo contesto vienna.at che i partecipanti, compresi i vertici del governo, nonché il ministro delle Finanze e il segretario di Stato, vorrebbero accordarsi sulle riforme per alleviare la situazione di bilancio.

Un fattore chiave nell’elevato deficit è il gran numero di paesi che lasciano il paese. nachrichten.at sottolinea che circa 0,9 punti percentuali del deficit sono da attribuire ai bilanci dei Länder, il che dimostra che essi difficilmente prendono in considerazione il risparmio nel consolidare i loro bilanci. Piuttosto, i governatori statali chiedono risorse aggiuntive e sembrano non disposti ad assumersi la responsabilità. Questo atteggiamento potrebbe ostacolare significativamente il processo di riforma.

Le condizioni quadro finanziarie

Il nuovo debito dell'Austria nel 2024 ammonterà a 22,5 miliardi di euro, con una spesa in aumento dell'8,8% a 242,8 miliardi di euro. Allo stesso tempo, i ricavi sono stagnanti con un aumento solo del 4,9% a 271,3 miliardi di euro. Gli esperti vedono queste disparità come una grande necessità di azione. Il ministro delle Finanze sottolinea quindi la necessità di uno sforzo comune per ristrutturare il bilancio.

Oltre al problema del nuovo debito, l'Ufficio statistico austriaco afferma che il debito totale dell'Austria ha ormai raggiunto i 394,1 miliardi di euro, il che corrisponde ad un debito pro capite di quasi 43.000 euro. Questo valore crea ulteriori sfide in termini di rispetto dei criteri di Maastricht, che stabiliscono che il debito pubblico non deve superare il 60% del PIL statistica.at segnalato.

Prospettive per i prossimi passi

Mentre oggi entrano in vigore le prime misure di austerità per ristrutturare il bilancio, già si sentono voci da parte dei politici che chiedono riforme del federalismo e un rafforzamento dell’autonomia fiscale. Tuttavia, soprattutto da parte dei governatori statali, permane un certo scetticismo riguardo alle possibilità di risparmio. Il Tirolo è un esempio positivo in questo senso, poiché il governatore del Land presenta un debito basso, mentre altri comuni, soprattutto Vienna, cadono nella trappola del debito crescente.

Dopo il grande colloquio in Cancelleria è atteso un comunicato stampa dei capi dei tre partner della coalizione che forniranno ulteriori informazioni sui risultati e sui prossimi passi. I decisori politici si trovano di fronte a un atto di equilibrio: i risparmi una tantum devono essere combinati con soluzioni sostenibili per affrontare efficacemente l’esplosività finanziaria.