Brutale attacco a Vienna: una senzatetto lotta per la propria vita dopo un grave atto di violenza!
Il 28 agosto 2024 a Vienna si è verificata una brutale aggressione contro una donna. L'imputato, malato di mente, è stato condannato a sei anni di carcere.
Brutale attacco a Vienna: una senzatetto lotta per la propria vita dopo un grave atto di violenza!
A Vienna, un uomo di 30 anni è stato condannato a sei anni di carcere dopo aver tentato di stuprare sessualmente una donna gravemente disabile davanti a un rifugio per senzatetto nell'agosto 2024. L'imputato ha agito brutalmente: ha picchiato la donna, l'ha presa a calci e addirittura l'ha soffocata, provocandole un grave infortunio, una frattura scomposta del naso. Nonostante la sua confessione piena di rimorso, l'imputato non ricordava il crimine. L'esperto Peter Hofmann ha descritto il suo comportamento come “un'espressione fulminante della più grave aggressività” e ha anche riscontrato che l'uomo era notevolmente ubriaco al momento del crimine. Le circostanze della sua vita, inclusa la morte prematura della madre schizofrenica, hanno avuto un ruolo nel processo. Il tribunale ha deciso di ricoverarlo anche in una struttura terapeutica forense, ha continuato la giuria guidata dal giudice Philipp Krasa. La donna ha ricevuto anche un risarcimento di 5.000 euro, nonostante fosse stata vittima in precedenza di tentato omicidio Piccolo giornale riportato.
Condanna per omicidio in Tirolo
Un livello simile di brutalità è stato evidente in Tirolo, dove giovedì un uomo di 52 anni è stato condannato a 12 anni di carcere dopo la morte di un ex politico locale di 75 anni. L'imputato ha confessato di aver inflitto ferite mortali alla vittima con un oggetto simile ad un'ascia in seguito ad una lite su una zonizzazione di una proprietà. Nonostante i suoi problemi psichiatrici, che attribuiva alla sua infanzia difficile, la corte stabilì che era sano di mente al momento del delitto. Il giudice Andrea Wegscheider ha dichiarato che la sentenza non era definitiva e pubblico ministero e difesa non hanno fornito ulteriori informazioni. IL Quotidiano tirolese ha riferito che l’imputato aveva ucciso un “meritevole cittadino della comunità” in un atto di violenza simile a un “film dell’orrore”. Le questioni chiave in questo caso erano la sanità mentale e le possibili circostanze attenuanti in cui la corte ha stabilito la sentenza.