La bassa Austria rimane con 573 comuni: la controversia politica continua!

La bassa Austria rimane con 573 comuni: la controversia politica continua!

Con 573 comuni,

Austria inferiore rimane il più grande stato in Austria. Nonostante la pressione di risparmio e il budget teso, non ci sarà ulteriore fusione della comunità, come riportato oe24 . Il panorama politico è diviso su questa domanda: Övp e FPö rifiutano le fusioni, mentre lo spö non vede bisogno di loro. I Verdi, d'altra parte, richiedono incentivi al lavoro e i NEO sono impegnati nelle riforme con la partecipazione dei cittadini.

Il governatore Johanna Mikl-Leitner (ÖVP) sottolinea che c'erano già fusioni della comunità nella Bassa Austria negli anni '70. Lo stato attuale mostra che la dimensione municipale media nello stato è a centrocampo rispetto ad altri paesi austriaci. Allo stesso tempo, la bassa Austria ha i costi amministrativi più bassi per abitante nel confronto statale federale.

reazioni politiche e punti di vista

L'importanza delle comunità per l'identità dei cittadini è enfatizzata da Mikl-Leitner e dall'abolizione delle fusioni involontarie. Udo Landbauer della FPö vede le comunità più piccole come significative istituzioni di cittadinanza e richieste che le richieste civili siano prese in considerazione in caso di possibili fusioni. Landbauer sostiene inoltre che i costi dei consigli municipali costituiscono solo una piccola parte dei bilanci e non sono in relazione ai mezzi necessari per il personale infermieristico e i supervisori dell'asilo.

Lo spö considera i comuni come parte immobile dell'identità statale e chiede un dialogo per risolvere i problemi finanziari dei comuni. Helga Krismer dei Verdi vede la necessità di incentivi e consultazioni a sostegno delle comunità in questi tempi tesi. I NEO chiedono una riforma trasparente del codice municipale per consentire i costi e integrare attivamente i cittadini nel processo di riforma.

Background e sviluppi attuali

Nell'ulteriore contesto, un'indagine di Associazione della comunità che le fusioni municipali non hanno sempre effetti positivi. Un'analisi ha mostrato che nel 91% delle comunità unite i costi amministrativi pro capite sono aumentati in base alla riforma. È stato anche scoperto che la maggior parte delle fusioni non era volontaria. Ci sono state anche segnalazioni di perdite di voto dovute a fusioni.

Nell'Alta Austria, gli sforzi per unire le piccole comunità si sono ora fermati, poiché si affidano alla volontarietà e alla cooperazione. Hans Weamer, il presidente dell'Associazione Austriana superiore, ha confermato la resistenza ancora esistente alle fusioni, specialmente nelle piccole comunità. Tuttavia, ci sono richieste di fusioni, con l'argomento dell'efficienza dei costi in background.

Il quadro finanziario per la finanza municipale è stato anche ristrutturato per garantire una migliore prevedibilità e ridurre la dipendenza dai fondi statali. Pertanto, resta da vedere come si svilupperà la situazione nei prossimi anni, in particolare per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini e il dialogo tra i partiti politici.

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OrtNiederösterreich, Österreich
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