La Georgia prima delle elezioni: filo-UE o filo-Russia? La decisione si avvicina!
Sabato la Georgia vota: gli esperti avvertono che le elezioni potrebbero decidere il futuro geopolitico tra Russia e Occidente.
La Georgia prima delle elezioni: filo-UE o filo-Russia? La decisione si avvicina!
La Georgia è a un bivio: le elezioni di sabato potrebbero avere un impatto decisivo sul futuro geopolitico del Paese.
Sabato la Georgia voterà alle cruciali elezioni parlamentari che potrebbero decidere se il Paese si sposterà verso Mosca o Bruxelles. Le tensioni politiche sono aumentate negli ultimi anni, in particolare dopo le massicce proteste di aprile contro una controversa legge sugli “agenti stranieri”, vista come un tentativo di limitare la libertà di espressione ed emulare il modello russo.
Il partito al governo Sogno Georgiano, fondato dall’oligarca Bidzina Ivanishvili, è alla ricerca di un quarto mandato. I critici temono che una vittoria del partito potrebbe portare la Georgia in una direzione autoritaria mentre i partiti di opposizione filo-occidentali cercano di formare una coalizione per assicurarsi la maggioranza e riprendere la strada verso l’adesione all’UE. Gli elettori si trovano di fronte alla scelta tra un futuro filo-russo e uno filo-europeo, sottolineando l’importanza di queste elezioni.
Gli elettori decidono del futuro
Agli elettori viene chiesto che tipo di Stato vogliono costruire. "Per il governo si tratta di una scelta tra pace e guerra, per l'opposizione è una scelta tra UE e Russia", spiega Kornely Kakachia, professore e direttore del Georgian Institute of Politics. Gli esperti concordano sul fatto che le tensioni geopolitiche giocheranno un ruolo cruciale. Mentre crescono le proteste filo-europee, il Georgian Dream Party ha in passato sottolineato la sua vicinanza alla Russia, in particolare dopo aver rifiutato di sostenere le sanzioni occidentali contro Mosca.
I sondaggi suggeriscono che sarà una gara serrata. Anche se si prevede che il Georgian Dream Party riceverà il maggior numero di voti, potrebbe essere ancora difficile formare una maggioranza. L’opposizione si è unita per promuovere l’agenda pro-Europa, ma senza un leader carismatico potrebbe avere difficoltà a mobilitare gli elettori. Le elezioni di sabato non rappresentano solo un voto sulla direzione politica della Georgia, ma anche un test della democrazia nel paese.