Cinema Evening for Freedom: Sacharov Prize e impressionante film a Vienna
Il 7 dicembre 2024, il Parlamento europeo di Vienna presenterà il film "Once Upon a Time in Venezuela" e discuterà dei diritti umani.
Cinema Evening for Freedom: Sacharov Prize e impressionante film a Vienna
Sabato 7 dicembre 2024, il documentario "Once Upon A Time in Venezuela" sarà mostrato nella Top Kino di Vienna. L'evento che si trova nel contesto del Questo mondo umano - Festival internazionale dei film per i diritti umani si svolge, è organizzato in occasione dell'assegnazione del premio Sakharov per la libertà intellettuale nel 2024. Dopo il film c'è una discussione di panel con i MEPS Lukas Mandl (ÖvP) e Andreas Schieder (Spö) e il regista Anabel Anabel Rodríguez Ríos. Frank Piplat, il capo dell'ufficio di collegamento del Parlamento europeo in Austria, modererà la discussione.
Vincitore del premio Sakharov 2024
La luminosità di questo evento è rafforzata dall'onore della leader dell'opposizione venezuelana María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia. Queste due personalità sono state onorate per i loro instancabili sforzi per il ripristino della libertà e della democrazia in Venezuela. Nel suo film, Anabel Rodríguez Ríos documenta la sofferenza degli abitanti del villaggio del villaggio scomparso del Congo Mirador, che rappresenta il decadimento morale e fisico del Venezuela, che è provocato dalla distruzione ambientale e da un regime autoritario.
Nel contesto dell'evento, le sfide che i giornalisti devono affrontare oggi, in particolare per quanto riguarda lo schiaffo. Tali lamentele tattiche contro la partecipazione pubblica vengono sempre più utilizzate per mettere a tacere le voci critiche, come formulate nella risoluzione del Parlamento europeo per rafforzare la libertà dei media e il pluralismo mediatico. Secondo la risoluzione, è fondamentale che gli Stati membri adottino misure per proteggere il giornalismo indipendente e la società civile, e richiede anche che la protezione legale nell'UE sia rafforzata al fine di prevenire tali attacchi che possono portare all'intimidazione dei professionisti dei media, come nel documento del documento Parlamento europeo confermato.