La Commissione UE allenta le regole: le aziende tirano un sospiro di sollievo!
La Commissione europea sta pianificando modifiche globali ai rapporti sulla sostenibilità per migliorare la competitività e gli standard ambientali.
La Commissione UE allenta le regole: le aziende tirano un sospiro di sollievo!
Il futuro della responsabilità aziendale nell’UE è in bilico! La Commissione Europea ha annunciato misure decisive che colpiranno soprattutto le grandi imprese. Mercoledì sono state presentate le prime proposte “omnibus”, che prevedono il rinvio di un anno della controversa legge sulla filiera. Ciò colpisce soprattutto le aziende con più di 5.000 dipendenti e un fatturato annuo globale di oltre 1,5 miliardi di euro. Invece della conformità originariamente prevista a partire dal 26 luglio 2027, queste aziende ora hanno tempo fino al 26 luglio 2028 per prepararsi ai nuovi requisiti, come oe24 segnalato.
Un altro grande argomento sono i requisiti per il reporting di sostenibilità. Circa l’80% delle aziende dell’UE saranno esentate dai nuovi obblighi di rendicontazione introdotti dalla Direttiva sul reporting di sostenibilità aziendale (CSRD). I requisiti dovrebbero invece applicarsi solo alle grandi aziende al fine di ridurre gli ostacoli burocratici. Ciò significa che le aziende più piccole saranno parzialmente esentate dagli obblighi, uno sviluppo di cui si sta ampiamente discutendo nel settore. Di conseguenza, circa il 90% dei piccoli importatori può essere esentato dalle nuove misure di adeguamento della CO2 alle frontiere, che dovrebbero fornire sollievo a molti operatori più piccoli. La RSI in Germania spiegata.
Modifica dei requisiti di reporting e maggiore responsabilità
A partire da gennaio 2024, alcune grandi aziende saranno tenute a riferire sulle loro pratiche di sostenibilità, con i requisiti che verranno gradualmente ampliati per includere altre aziende. Si stima che l’intero ambito aumenterà da 11.600 a 49.000 aziende tenute a rendere conto delle proprie prestazioni di sostenibilità. Ciò avviene nel quadro della CSRD, che mira ad ampliare e standardizzare in modo significativo i precedenti obblighi di rendicontazione. L’introduzione di standard di audit concreti e il necessario audit esterno del reporting sottolineano ulteriormente l’importanza della sostenibilità per le aziende, e questo è un passo nella giusta direzione!
Con oltre un quarto di burocrazia in meno, questo nuovo approccio normativo ha lo scopo di alleggerire il carico sulle aziende aumentandone al tempo stesso la responsabilità. Ciò dimostra che l’UE è seriamente intenzionata a incoraggiare le aziende a rispettare gli standard ambientali e sociali e ad assumersi quindi la responsabilità delle loro pratiche commerciali globali.