I difensori dei consumatori si lamentano: le compagnie aeree si concentrano sulle fregature del bagaglio a mano!

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I difensori dei consumatori hanno citato in giudizio sette compagnie aeree, tra cui Ryanair e Easyjet, con l'UE per tariffe inammissibili per il bagaglio a mano.

Verbraucherschützer klagen sieben Airlines, darunter Ryanair und Easyjet, wegen unzulässiger Handgepäckgebühren bei der EU.
I difensori dei consumatori hanno citato in giudizio sette compagnie aeree, tra cui Ryanair e Easyjet, con l'UE per tariffe inammissibili per il bagaglio a mano.

I difensori dei consumatori si lamentano: le compagnie aeree si concentrano sulle fregature del bagaglio a mano!

La discussione sulle tariffe per il bagaglio a mano per le compagnie aeree europee sta diventando sempre più intensa. L'associazione europea per la tutela dei consumatori BEUC ha presentato una denuncia alla Commissione europea contro sette compagnie aeree, tra cui Ryanair, Easyjet e Wizz Air, il 22 maggio 2025. L'accusa: queste compagnie aeree stanno sfruttando norme restrittive sul bagaglio a mano per addebitare tariffe aggiuntive e quindi gravare inutilmente sui consumatori. L'iniziativa è sostenuta in particolare dall'Associazione federale delle organizzazioni dei consumatori in Germania, che ha presentato reclami anche a livello nazionale.

La normativa attuale consente ai passeggeri di trasportare gratuitamente un solo piccolo bagaglio a mano, che deve entrare sotto il sedile. Per tutto ciò che va oltre questo bisogna pagare delle tasse. I difensori dei consumatori sostengono che queste pratiche sono inappropriate e illegali. Si riferiscono a una sentenza della Corte di giustizia europea del 2014, secondo la quale non possono essere addebitati costi aggiuntivi per il bagaglio a mano purché siano definiti requisiti adeguati di dimensioni e peso. Ma è proprio questa definizione che attualmente manca nel diritto comunitario.

Richieste di norme chiare

Il direttore generale del BEUC, Agustin Reyna, critica regolarmente l'impossibilità di mettere in una piccola borsa tutto il necessario per un viaggio di più giorni. I difensori dei consumatori chiedono quindi all'UE di introdurre norme chiare e uniformi sulle dimensioni del bagaglio a mano e sui servizi inclusi nel biglietto aereo. Un altro punto è la riforma in corso del regolamento sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo, che è vista come un’opportunità per creare regole chiare. Il Parlamento Ue aveva già incaricato la Commissione di definire definizioni precise nel 2023, ma questi suggerimenti sono stati rinviati alle compagnie aeree.

Ryanair, invece, respinge le accuse in quanto infondate e sottolinea che le loro pratiche sono conformi al diritto comunitario. La compagnia aerea sostiene che una regolamentazione obbligatoria aumenterebbe i prezzi dei biglietti per tutti i passeggeri, il che certamente non può essere nell'interesse dei clienti.

Contesto e diritti dei passeggeri

Oltre alla questione del bagaglio a mano, gioca un ruolo importante anche la questione del fastidio del volo. Il regolamento UE sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo regola i diritti dei clienti delle compagnie aeree e, in determinate circostanze, prevede un risarcimento compreso tra 125 e 600 euro. I passeggeri hanno diritto all'assistenza in caso di permanenza prolungata nell'aeroporto o nella destinazione. Questo regolamento si applica a tutti i voli provenienti da un aeroporto dell'UE, indipendentemente dalla compagnia aerea. Ciò dimostra quanto sia importante garantire che le compagnie aeree rispettino i diritti dei passeggeri.

Le discussioni sulla riforma del regolamento sui diritti dei passeggeri aerei potrebbero essere decisive per determinare se i consumatori riceveranno in futuro una migliore protezione contro le tariffe non trasparenti per il bagaglio a mano o se le compagnie aeree saranno in grado di continuare ad applicare i loro modelli tariffari restrittivi.

Le controverse normative sul bagaglio a mano e il loro quadro giuridico sono attentamente monitorati sia dai difensori dei consumatori che dalla Commissione Europea. I prossimi mesi saranno cruciali per determinare se la normativa riformata entrerà in vigore.