Scholz sotto pressione: la SPD brontola prima della campagna elettorale!
Il capo di Juso Müller esprime dubbi sulla candidatura di Scholz a cancelliere. La SPD sta discutendo internamente le possibilità e lo svolgimento delle elezioni.
Scholz sotto pressione: la SPD brontola prima della campagna elettorale!
La scena politica in Germania trema! Il 23 febbraio si terranno le nuove elezioni e la questione se il cancelliere Olaf Scholz (SPD) guiderà l'SPD come candidato principale nella campagna elettorale sta suscitando accesi dibattiti. Il capo della Juso Marvin Müller del Meclemburgo-Pomerania Anteriore ha ora espresso chiari dubbi: Scholz “al momento non è pronto”. Si sentono voci a livello di base e i Juso chiedono un chiaro corso socialdemocratico che vada oltre la coalizione a semaforo.
I disordini all’interno dell’SPD sono evidenti. Müller critica il fatto che Scholz non riesca a radunare dietro di sé il proprio partito: “Se vuoi convincere il Paese, devi prima convincere il tuo partito”. Mentre alcuni compagni, come il deputato del Bundestag Johannes Arlt, parlano di una certa preoccupazione a livello popolare, il sostegno a Scholz rimane modesto. Il capogruppo parlamentare della SPD Julian Barlen sottolinea che Scholz è il cancelliere, ma le sue parole suonano più come un esercizio obbligatorio che come un sostegno appassionato. "Olaf Scholz ha statura", dice Barlen, ma sembra più un'adesione formale.
Scholz sotto pressione: alternative nella discussione
I Juso sono insoddisfatti della situazione attuale e rifiutano possibili alternative come il ministro della Difesa Boris Pistorius. Müller non vuole fare nomi, ma l'insoddisfazione è evidente. Anche la prima ministra Manuela Schwesig mantiene un profilo basso e pretende da Scholz una posizione più chiara, mentre lei stessa non ha alcuna ambizione di candidarsi a cancelliere. "Sono il primo ministro del Meclemburgo-Pomerania anteriore e rimarrò tale", spiega, segnalando che Berlino per lei in questo momento non è un problema.
La SPD si trova quindi ad affrontare una fase cruciale: mentre i Juso e gli altri membri della base chiedono a gran voce un cambiamento, la leadership rimane in imbarazzo. Servono una linea chiara e una candidatura forte, ma il sostegno a Scholz è tutt’altro che assicurato. Le prossime settimane saranno cruciali per chiarire se Scholz potrà effettivamente indirizzare le sorti dell'SPD in campagna elettorale o se sarà necessario un ripensamento.