Tjarks chiede 600 miliardi per le infrastrutture malate della Germania!
Il senatore dei trasporti Tjarks pianifica un programma da 600 miliardi per rinnovare le infrastrutture in difficoltà in Germania e discute del freno all'indebitamento.
Tjarks chiede 600 miliardi per le infrastrutture malate della Germania!
Il senatore dei trasporti di Amburgo Anjes Tjarks (Verdi) ha lanciato un appello ad ampio raggio per un massiccio rinnovamento delle infrastrutture tedesche. La sua visione prevede un imponente programma di investimenti di 600 miliardi di euro, che non sarà finanziato solo tramite prestiti, ma comprenderà anche una riforma del freno all’indebitamento. Con questo approccio, Tjarks mira ad affrontare una serie di sfide che attualmente affliggono la Germania, tra cui ponti fatiscenti e un sistema di trasporti disfunzionale.
Tjarks invita i politici a prestare maggiore attenzione ai bisogni fondamentali del Paese. “Il centro deve prendersi nuovamente più cura del centro”, ha affermato, sostenendo questo appello riconoscendo che è urgentemente necessaria un’agenda di crescita per guidare il Paese in una direzione positiva. Il senatore ha sottolineato che occorre adottare misure aggressive per contrastare le evidenti carenze, come l'inefficienza nella trasmissione dei dati e l'inadeguata digitalizzazione.
L’attenzione di Tjarks su infrastrutture e crescita
Nella sua analisi Tjarks ha affermato che tutti sanno che la ferrovia deve essere migliorata e che i ponti autostradali sono in uno stato fatiscente. "Perché finalmente non viene fatto qualcosa?" chiese in tono urgente. La sua convinzione è chiara: gli investimenti necessari dovrebbero essere ripagati rapidamente non solo migliorando le infrastrutture ma anche stimolando la crescita economica. Tjarks ha fatto riferimento a studi dell'Istituto economico tedesco, che stimano a 600 miliardi di euro l'enorme divario di investimenti nei prossimi dieci anni.
Il piano di Tjarks è quello di raccogliere questa somma attraverso prestiti senza eliminare completamente il freno all'indebitamento. I suoi commenti suggeriscono che, assumendo una crescita zero, il rapporto debito/PIL salirebbe probabilmente al 65%. Nonostante le preoccupazioni sui prestiti, Tjarks vede la necessità di investire in infrastrutture per generare un impatto positivo a lungo termine. "Ma in cambio otterremmo ponti intatti, una buona ferrovia e un'adeguata comunicazione dei dati", ha aggiunto.
Il ruolo dei Verdi
La pressione sui Verdi aumenta, il partito è in un momento critico. Tjarks ha espresso ottimismo sulla possibilità che il partito possa sostenere ampiamente le sue proposte. Chiede un dibattito interno sulle proprie posizioni per lavorare insieme al cambiamento auspicato. Ciò potrebbe includere anche la modernizzazione dei progetti di energia eolica e solare, dove il partito ha già dimostrato di avere successo senza inutili burocrazie.
Tjarks è convinto che concentrarsi su un’agenda di crescita globale potrebbe rendere la Germania nuovamente un punto caldo per gli investitori privati. Mette però in guardia dal perdersi in discussioni secondarie, come ad esempio il presunto divieto del barbecue, che non hanno alcuna rilevanza nel dibattito pubblico. Nei prossimi mesi sarà cruciale il modo in cui Tjarks e il suo partito affronteranno queste sfide e se riusciranno a fornire lo slancio necessario per le infrastrutture e la riforma economica.
I dettagli sull’idea di Tjarks e i suggerimenti specifici possono essere trovati nei rapporti attuali su www.n-tv.de.