Scandalo violenza viennese: l'ex fidanzato minaccia con una pistola e colpisce!

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Un uomo a Vienna-Leopoldstadt è stato arrestato per aver minacciato la sua ex fidanzata e per aver ignorato un ordine di espulsione.

Ein Mann in Wien-Leopoldstadt wurde wegen Drohungen gegen seine Ex-Freundin und Missachtung einer Wohnungsverweisung verhaftet.
Un uomo a Vienna-Leopoldstadt è stato arrestato per aver minacciato la sua ex fidanzata e per aver ignorato un ordine di espulsione.

Scandalo violenza viennese: l'ex fidanzato minaccia con una pistola e colpisce!

A Vienna-Leopoldstadt è avvenuto un incidente spaventoso: un uomo di 35 anni ha aggredito fisicamente la sua ex fidanzata di 37 anni nel suo stesso appartamento e l'ha minacciata di morte. La polizia ha riferito che l'uomo ha fatto irruzione nell'appartamento mercoledì pomeriggio nonostante un'ordinanza restrittiva esistente gli vietasse di avvicinarsi all'appartamento della donna. Il motivo della sua visita non autorizzata era il compleanno del figlio. Dopo una discussione al cellulare, ha dato un pugno in faccia alla sua ex ragazza e ha minacciato di spararle quando lei ha allertato la polizia. L'uomo si è poi costituito alla stazione di polizia e ha negato le accuse, ha riferito la polizia in un rapporto.

Conseguenze giuridiche ed espulsione dall'abitazione

La questione solleva anche questioni legali che potrebbero essere di grande importanza per molti. Quando qualcuno viene sfrattato dall'appartamento dalla polizia, come in questo caso, spesso ci sono situazioni poco chiare e stressanti da affrontare anwalt.de è spiegato. La risposta immediata della polizia basata su segni visibili di pericolo o violenza può comportare lo sgombero, anche se la situazione descritta non è chiara. Dopo tale ordinanza viene solitamente emesso un divieto di rientro di dieci giorni. Ciò può avere gravi conseguenze per le persone colpite, poiché durante il processo potrebbero essere necessarie ulteriori azioni legali per consentire loro di tornare a casa propria.

In questo caso particolare, su ordine del pubblico ministero, l'imputato è stato portato in un penitenziario mentre le indagini continuavano. Inizialmente non gli è stata trovata addosso alcuna arma da fuoco, nonostante la sua minaccia di usarne una. Ciò dimostra come un momento isolato di aggressione possa trasformarsi in una situazione giuridica complessa che mette alla prova sia l’imputato che la persona interessata.