Serbia sotto pressione: si intensificano le proteste contro le violenze e il governo Vucic!

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OE24 riporta le tensioni politiche in Serbia, alimentate dalle proteste contro il presidente Vucic e dalle accuse di violenza.

Serbia sotto pressione: si intensificano le proteste contro le violenze e il governo Vucic!

La situazione politica in Serbia continua a peggiorare: l'ambasciatore serbo a Vienna Marko Blagojević ha mosso violente accuse contro l'eurodeputato della SPÖ Andreas Schieder, che sostiene le proteste di massa in Serbia. Blagojević ha accusato Schieder di interferire gravemente negli affari interni del paese e ha aggiunto di sostenere le richieste di violenza dei manifestanti. Schieder, che già in qualità di osservatore elettorale dell'Unione europea aveva criticato gli abusi in Serbia, ha respinto con veemenza le accuse e ha sottolineato l'importanza del movimento di protesta per il futuro del paese. Queste proteste, innescate da due sparatorie a maggio che hanno causato la morte di 18 persone, sono ora difficili da ignorare nella loro intensità e possono essere sentite nelle strade per la decima volta Lo riporta Tagesschau.de.

Le manifestazioni a Belgrado e in altre città sono dirette contro il presidente Aleksandar Vucic e i media da lui controllati, che intendono creare un clima di paura e violenza. Nelle recenti proteste, migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento per chiedere le dimissioni di Vucic. C'è stata anche una marcia in solidarietà con la polizia coinvolta nella scoperta di una piantagione di droga, un caso che ha portato il fratello di Vucic in un possibile conflitto. Nonostante il minor numero di partecipanti, imputabile alle festività natalizie, gli organizzatori prevedono che le proteste si intensificheranno nuovamente a settembre. Blagojević ignora le critiche latenti e afferma che tutte le richieste degli studenti sono già state soddisfatte e che è in corso una lotta globale contro la corruzione, mentre Schieder insiste sulla necessità di un cambiamento democratico in Serbia. Nonostante le tensioni, il sostegno dei socialdemocratici europei ai manifestanti serbi resta ininterrotto.