Possessori di armi a Stade: i controlli dei precedenti sono fermi!
Le applicazioni della legge sulle armi nel distretto di Stade sono sospese a causa di procedure poco chiare nella nuova legge sulle armi. Il lavoro ufficiale è severamente limitato.
Possessori di armi a Stade: i controlli dei precedenti sono fermi!
Nel quartiere di Stade è in arrivo una tempesta: i possessori di armi si trovano di fronte ad un grosso problema! I controlli sui precedenti relativi alla legge sulle armi sono giunti a un punto morto. Il motivo? Una legge sulle armi recentemente approvata che richiede il coinvolgimento della polizia federale e dell’ufficio investigativo criminale doganale, ma la procedura esatta rimane poco chiara. L’autorità competente in materia di armamenti non è in grado di agire e ciò ha conseguenze di vasta portata per tutti coloro che attendono un permesso.
Il 1° novembre è entrata in vigore la nuova legge per migliorare la sicurezza interna e il sistema di asilo, che tocca anche la legge sulle armi. Ma l’implementazione è tutt’altro che chiara! Come dovrebbero gestire la polizia e la dogana le richieste delle autorità comunali in materia di armi, che vengono elaborate dai distretti della Bassa Sassonia? Queste domande sono ancora irrisolte e ciò sta portando ad un blocco delle domande. Le autorità di Stade devono ora sospendere le domande presentate entro il 31 ottobre finché non verrà trovata una soluzione.
Autorità allo stallo
Le conseguenze sono drammatiche: al momento non è possibile elaborare le registrazioni preliminari delle carte di proprietà delle armi, indispensabili per l'acquisto di armi. Ciò colpisce soprattutto i cacciatori e i tiratori sportivi che fanno affidamento sui permessi. Anche le richieste ai sensi della legge sulla caccia devono essere rinviate per il momento, come ordinato dal Ministero dell'Agricoltura della Bassa Sassonia. Resta l’incertezza: quando si troverà una soluzione a livello federale? Il coordinamento tra i Länder e il Ministero federale degli Interni è ancora in sospeso e i proprietari di armi temono per i propri diritti.
La situazione è tesa e le autorità sono sotto pressione. Una legge che avrebbe dovuto garantire maggiore sicurezza ha paralizzato il lavoro delle autorità competenti in materia di armamenti. Il tempo stringe e le domande si accumulano: quanto durerà questa fase di stallo? I proprietari di armi e le autorità sperano in un rapido chiarimento, ma l’incertezza resta una compagna costante.