Umore di crisi in Corea del Sud: il presidente Yoon dichiara la legge marziale!
Il presidente sudcoreano Yoon dichiara la legge marziale, scatenando disordini politici. L'opposizione chiede le sue dimissioni.

Umore di crisi in Corea del Sud: il presidente Yoon dichiara la legge marziale!
La Corea del Sud è precipitata nel caos politico dopo che martedì sera il presidente Yoon Suk-yeol ha dichiarato la legge marziale. La misura drastica è stata scelta in risposta a un conflitto tra il Partito Popolare per il Potere Popolare (PPP) e il Partito Democratico (DP) all'opposizione sulla proposta di bilancio del prossimo anno. Il presidente Yoon ha dichiarato che la legge marziale è necessaria per proteggere una "Corea del Sud liberale" dalle minacce delle forze comuniste della Corea del Nord e per "eliminare gli elementi antistatali". Ma solo poche ore dopo, a seguito di violente proteste e di un veto parlamentare, ha nuovamente revocato la legge marziale. Ma il danno era già fatto, ecco come fr.de riportato.
Il ritiro della legge marziale non ha potuto calmare la situazione. L'opposizione ha immediatamente chiesto le dimissioni del presidente e ha avviato la procedura di impeachment. Data la precaria situazione politica, diversi ministri hanno annunciato le loro dimissioni mentre il Paese si preparava alle proteste di massa previste per sabato. Anche all’interno del suo stesso partito aumentano le voci contro Yoon; Secondo il capo del PPP esiste un “rischio significativo” che misure estreme come una nuova dichiarazione della legge marziale possano essere minacciate se Yoon rimane in carica. Questi sviluppi sollevano le domande più fondamentali sulla stabilità della politica sudcoreana, come ad esempio kleinezeitung.at riportato.
La mossa di Yoon, che sembrava voler ottenere il sostegno degli elettori conservatori invocando la legge marziale, potrebbe rivelarsi controproducente. La politica di Yoon è stata tormentata da scandali interni e da un calo della popolarità: attualmente meno del 25% dei sudcoreani lo sostiene. La massiccia resistenza del Parlamento, che non solo gli ha tolto la legge marziale ma si oppone anche alle sue decisioni politiche, mostra quanto fragile sia diventata la sua posizione. Finora il presidente è rimasto fermo riguardo alle dimissioni, ma la pressione e l’incertezza sul percorso politico della Corea del Sud stanno aumentando rapidamente.