L'Ecuador vota: Noboa lotta contro la guerra alla droga e l'alto tasso di omicidi!

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Il 10 febbraio 2025 in Ecuador si terranno importanti elezioni presidenziali. Il presidente in carica Noboa sta combattendo la criminalità legata alla droga e le crisi di sicurezza, mentre il suo sfidante rivale González promette un ritorno ai principi dello stato sociale. Chi vincerà le elezioni?

L'Ecuador vota: Noboa lotta contro la guerra alla droga e l'alto tasso di omicidi!

Le elezioni in Ecuador sono ormai alle porte e l’eccitazione è letteralmente palpabile! Domenica prossima, quasi 14 milioni di ecuadoriani aventi diritto di voto potranno non solo eleggere un nuovo presidente, ma anche eleggere i membri dell'Assemblea nazionale e del Parlamento andino. L'attuale presidente Daniel Noboa si trova in una posizione delicata: per vincere le elezioni al primo turno ha bisogno di una quota di voti superiore al 50% o di un vantaggio di almeno dieci punti percentuali. Se ciò non dovesse avere successo, il ballottaggio del 13 aprile dovrà decidere chi sarà alla guida del Paese, afflitto dalla violenza e dalla criminalità legata alla droga, e come vienna.at riportato.

Noboa, in carica solo dal novembre 2023 e, con i suoi 37 anni, è uno dei presidenti più giovani al mondo, deve affrontare sfide urgenti. Il precedente mandato di Guillermo Lasso si è concluso con lo scioglimento del Parlamento e Noboa ha dovuto affrontare una catastrofica situazione di sicurezza durante il suo breve mandato. L’Ecuador ha ora il più alto tasso di omicidi in America Latina, il che ha reso il dibattito sulla sicurezza una questione centrale nella campagna elettorale. Nella sua ultima apparizione Noboa ha dovuto indossare addirittura un giubbotto antiproiettile perché le bande criminali sono penetrate nelle istituzioni statali. I critici lo accusano di non riformare sufficientemente le indagini e il lavoro di polizia e parlano di un regime autoritario taz.de riportato.

Competizione nella corsa per la presidenza

Uno dei suoi principali oppositori è Luisa González, sostenuta dall'ex presidente Rafael Correa, che vive in esilio dopo essere stato condannato per corruzione. González, che sostiene le riforme sociali e il rafforzamento dello stato sociale, si era già candidato contro Noboa nelle elezioni precedenti. Si ipotizza se gli elettori siano pronti a tornare a Correa e al suo partito Revolución Ciudadana dopo le recenti tendenze autoritarie, criticate durante il suo mandato.

La situazione nel paese si riflette anche nelle decisioni di Noboa, che ha adottato numerose misure rischiose per combattere i cartelli della droga e la crescente violenza. Un esempio della situazione precaria è stato l'omicidio del candidato alla presidenza Fernando Villavicencio durante il suo comizio elettorale. Noboa era indomabile e in passato aveva addirittura classificato i cartelli della droga come organizzazioni terroristiche. Sebbene il tasso di omicidi sia aumentato nel 2024, resta la questione se la sua forza sarà sufficiente per trionfare alle elezioni e combattere efficacemente la violenza.