Studenti in rivolta: FPÖ e ÖVP vogliono distruggere la partecipazione!
Il 10 febbraio 2025 gli studenti avvertono di un attacco alla loro partecipazione da parte di FPÖ e ÖVP mentre sono in corso trattative segrete.
Studenti in rivolta: FPÖ e ÖVP vogliono distruggere la partecipazione!
La democrazia universitaria in Austria si trova di fronte a una svolta decisiva, come dimostrano gli attuali rapporti sui negoziati di coalizione tra FPÖ e ÖVP. Miriam Amann, presidente federale della VSStÖ, lancia l'allarme: "Noi studenti formiamo il gruppo più numeroso nelle università e dobbiamo essere coinvolti nei processi decisionali. Ancora una volta sono l'FPÖ e l'ÖVP che vogliono calpestare gli interessi degli studenti e minare la democrazia universitaria!" Queste voci critiche emergono sullo sfondo di protocolli segreti che rivelano un massiccio indebolimento della partecipazione studentesca. Si prevede di privare completamente gli studenti del diritto di voto al Senato, il massimo organo decisionale delle università, già avviato nel 2002 nella prima coalizione nero-blu, come sottolinea Nina Mathies dell'Unione studentesca austriaca (ÖH).
I cambiamenti attuali potrebbero mettere a repentaglio l’esistenza dell’ÖH. Amann mette in guardia contro l'introduzione di una regola di opt-out, che comporterebbe un grave sottofinanziamento del corpo studentesco universitario. "80 anni dopo la sua fondazione, la rappresentanza legale degli interessi di quasi 400.000 studenti sarà affamata", ha continuato Amann. Queste misure non solo minerebbero il potere degli studenti nel processo politico, ma metterebbero anche a repentaglio importanti servizi dell’ÖH, come la consulenza legale e l’assicurazione. Secondo quanto riferito da Piccolo giornale Molti sostengono che una tale politica metterebbe a repentaglio il collegamento con la scienza internazionale. In un momento in cui il networking globale e lo scambio tramite banche dati elettroniche sono essenziali, questi passi sono in netto contrasto con le attuali esigenze della vita accademica.
Gli studenti sono determinati ad agire contro questi sviluppi e annunciano resistenza: “L’ÖH non è negoziabile!” avverte Amann. Le università sono ora chiamate a mostrare la loro solidarietà agli studenti e a sostenere una politica educativa libera e democratica. Una voce studentesca critica ha una chiara affermazione: “Non staremo fermi a guardare mentre il nostro gruppo di difesa viene distrutto”. Questo dibattito non è solo una questione di partecipazione studentesca, ma anche la pietra angolare della cultura universitaria e della libertà accademica in Austria.