La polizia reprime la protesta: voci ebraiche contro l'antisemitismo!
Al ballo accademico 2025 a Vienna ci sono state proteste contro le confraternite estremiste di destra, accompagnate da operazioni di polizia.
La polizia reprime la protesta: voci ebraiche contro l'antisemitismo!
Alla vigilia del controverso Ballo Accademico 2025, ex Ballo WKR, a Vienna si è svolta una massiccia operazione di polizia contro una protesta pacifica degli studenti ebrei austriaci (JöH). Avevano organizzato un'installazione video sotto forma di “Conto alla rovescia per il ballo nazista” sul cancello esterno del castello. In precedenza, le prime due serate di protesta erano trascorse senza incidenti. Ma la situazione si è aggravata quando Udo Guggenbichler, identificato come rappresentante dell'FPÖ e già indagato per riattivazione, ha osservato l'incontro e ha telefonato. La polizia è prontamente intervenuta e ha fermato l'azione, percepita dai manifestanti come sproporzionata, in quanto la giustificazione dell'intervento era basata su una presunta “denuncia di istigazione”. vienna.at riportato.
Il vero motivo della violenza della polizia risiede però nella denominazione del pallone della WKR come “palla nazista”, che secondo la polizia costituisce il reato di incitamento. Ciò lasciò gli studenti ebrei molto perplessi, poiché la legge era stata originariamente emanata per proteggere le minoranze, non per proteggere gli eventi o i loro partecipanti. Alon Ishay, presidente della JöH, ha espresso il suo sgomento per l’azione: “Gli studenti ebrei vengono perseguitati dalla polizia perché criticano il ballo di quelle confraternite che si sono particolarmente distinte per il loro antisemitismo”. Il rappresentante legale della JöH, Mag. Bini Guttmann ha anche osservato che qui viene soppressa la legittima critica politica. L’uso della polizia è stato visto come un precedente allarmante che mette in discussione la libertà di espressione ots.at riportato.
Nell'ambito dell'operazione di polizia sono stati sequestrati anche i manifesti che invitavano alla manifestazione di domani in Michaelerplatz. La polizia ha effettuato controlli d'identità sui partecipanti poiché sospettati anche di essere “contribuenti” all'istigazione. La legittimità di questo procedimento è stata pesantemente criticata in quanto dà l’impressione che si stia abusando della legge sull’incitamento all’odio per mettere a tacere le voci critiche.