OGH ribalta le clausole di Amazon Prime: i consumatori hanno diritto a questi diritti!

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Il 13 agosto 2025, l'OGH ha dichiarato inammissibili sei clausole dei termini e condizioni di Amazon Prime che riguardano i diritti dei consumatori.

Am 13.08.2025 erklärt der OGH sechs Klauseln in Amazon Primes AGB für unzulässig, die Verbraucherrechte betreffen.
Il 13 agosto 2025, l'OGH ha dichiarato inammissibili sei clausole dei termini e condizioni di Amazon Prime che riguardano i diritti dei consumatori.

OGH ribalta le clausole di Amazon Prime: i consumatori hanno diritto a questi diritti!

Il 13 agosto 2025, la Corte Suprema (OGH) ha emesso un'importante sentenza in cui sei delle otto clausole dei Termini e Condizioni Generali (CGC) di Amazon Prime sono state dichiarate illegali. L'Associazione per l'informazione dei consumatori (VKI) ha intentato causa per conto del Ministero degli affari sociali al fine di tutelare i diritti dei consumatori e garantire maggiore trasparenza nel commercio online. Le clausole contestate riguardano aspetti essenziali quali il diritto di recesso, le modalità di pagamento e il regolamento di adesione.

Tra le clausole inammissibili c'è una norma che limita il diritto di recesso dai contratti online ad alcune modalità di recesso. La Corte Suprema ha chiarito che tali restrizioni sono inaccettabili. Inoltre la clausola, che in caso di mancato pagamento addebita automaticamente un altro mezzo di pagamento e può quindi comportare costi aggiuntivi, è stata classificata come “fortemente svantaggiosa”. Anche l'annullamento dell'abbonamento Prime senza preavviso separato entro 30 giorni dal mancato pagamento è stato ritenuto illegale.

Clausole confermate e loro implicazioni

Nonostante la decisione critica, l’OGH ha confermato come ammissibili due clausole. Una clausola informativa relativa alle quote associative, ai modelli e ai termini è stata considerata utile per i consumatori. Questa clausola ha lo scopo di fornire chiarezza sulle date di scadenza. Anche la clausola sul rimborso delle quote associative è stata considerata accettabile in quanto opera in un quadro favorevole ai consumatori, sebbene sia stata riscontrata una certa mancanza di trasparenza.

Nel complesso, si sottolinea che aziende come Amazon hanno la responsabilità di rendere i propri termini e condizioni chiari e trasparenti. Non sono ammesse clausole abusive che svantaggino i consumatori e che contraddicono le disposizioni legali della legge sul commercio elettronico. Questa legge regola i diritti e gli obblighi nel commercio online e protegge i consumatori da svantaggi imprevisti.

Quadro giuridico per i rivenditori online

I rivenditori online sono tenuti a fornire informazioni complete su prezzi, costi di spedizione e tempi di consegna. I consumatori hanno un diritto di recesso di 14 giorni, che consente loro di restituire gli ordini senza fornire alcuna motivazione. Devono inoltre essere offerte procedure di reso e rimborsi chiare. I requisiti legali, integrati dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), garantiscono che i dati degli utenti siano trattati in modo sicuro e che i consumatori siano informati sui loro diritti.

La decisione dell'OGH sottolinea la necessità di rapporti equi e trasparenti nel panorama del commercio digitale. I commercianti devono garantire che i loro termini e condizioni siano chiari e comprensibili per guadagnare la fiducia dei consumatori. Dato il continuo aumento del commercio online, è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti rispettino le norme legali per evitare spiacevoli sorprese.

Per ulteriori informazioni sui diritti e gli obblighi nel commercio online, visitare il sito web di vol.at essere visitato. Sono inoltre disponibili approfondimenti dettagliati sulle decisioni dell'OGH diritto dei consumatori.at e i requisiti legali di laim-internet.de trovare.