Legge marziale in Corea del Sud: il presidente Yoon scatena la crisi!
Corea del Sud: il presidente Yoon dichiara inaspettatamente la legge marziale per combattere le minacce nordcoreane e l’opposizione.

Legge marziale in Corea del Sud: il presidente Yoon scatena la crisi!
La Corea del Sud attraversa una profonda crisi politica: il presidente Yoon Suk-yeol ha inaspettatamente dichiarato la legge marziale per combattere la presunta minaccia delle forze nordcoreane e contrastare quelli che definisce elementi “antistatali”. In un discorso televisivo martedì sera, Yoon ha detto che il lavoro del governo è paralizzato a causa delle "violazioni" dell'opposizione, che ha accusato di essere un tirapiedi della Corea del Nord. Secondo quanto riportato dai media, il Parlamento è stato bloccato e tutte le attività politiche sono state vietate, suscitando il dispiacere di molti cittadini e la preoccupazione degli osservatori internazionali, come orf.at segnalato.
Si intensifica il conflitto tra governo e opposizione
L'opposizione, guidata dal Partito Democratico (DP), ha criticato la decisione di Yoon definendola incostituzionale e ha rapidamente presentato un disegno di legge per abolire la legge marziale in parlamento. Il partito rivale di Yoon ha recentemente preso il controllo della proposta di bilancio per il 2025, scatenando una disputa tra gli schieramenti politici. Il presidente del parlamento ha definito non valide le misure di Yoon. Tra le proteste fuori dal parlamento e un'atmosfera tesa in cui i soldati hanno tentato di entrare nell'edificio, sono seguite notizie di canti di "Arresto Yoon Suk-yeol" e "Ritiro della legge marziale". vol.at.
La situazione incide anche sulla stabilità economica del Paese, poiché il won sudcoreano perde fortemente valore a causa dell'incertezza politica. Il ministro delle Finanze Choi Sang-mok ha convocato una riunione di emergenza per discutere possibili misure per stabilizzare il mercato. Gli Stati Uniti sono preoccupati per gli sviluppi, con il vice ministro degli Esteri Kurt Campbell che sollecita soluzioni pacifiche nel rispetto dello stato di diritto. La presenza militare statunitense in Corea del Sud, con 28.500 soldati, rimane essenziale per la sicurezza regionale, soprattutto considerando la continua minaccia da parte della Corea del Nord.