Oasi dell'età del ferro: misteriose psico-piante scoperte a Qurayyah!

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Gli archeologi scoprono le prime prove dell'uso di piante psicoattive nell'insediamento di Qurayyah, in Arabia Saudita.

Archäologen entdecken in der Siedlung Qurayyah, Saudi-Arabien, früheste Beweise für die Verwendung psychoaktiver Pflanzen.
Gli archeologi scoprono le prime prove dell'uso di piante psicoattive nell'insediamento di Qurayyah, in Arabia Saudita.

Oasi dell'età del ferro: misteriose psico-piante scoperte a Qurayyah!

Gli archeologi hanno fatto scoperte significative presso l’antico insediamento di Qurayyah, nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, dove sono in corso ricerche approfondite dal 2014. La collaborazione tra l’Università di Vienna e la Commissione per il Patrimonio del Ministero della Cultura dell’Arabia Saudita ha già prodotto i primi risultati. Questi reperti risalgono al periodo neolitico e mostrano lo sviluppo di Qurayyah in un'imponente oasi urbana di 300 ettari nella prima età del bronzo, circondata da un muro lungo otto chilometri.

Qurayyah, situato sulle pendici orientali dei monti Hejaz nella regione di Tabuk, non è solo un sito archeologico ma anche un progetto di approvvigionamento idrico artificiale. Una diga, due chilometri a sud dell’insediamento, immagazzina l’acqua del fiume per irrigare l’area circostante. L'insediamento, esistente fino al periodo nabateo e romano, è noto per i suoi siti di produzione di ceramiche dipinte e le numerose fornaci per ceramica, che risalgono al XVII e XVI secolo a.C. Sii datato.

Piante psicoattive nell'età del ferro

Alcuni dei reperti più interessanti includono utensili per fumare scoperti in due case. Particolarmente degno di nota è il rilevamento di alcaloidi della ruta della steppa (Peganum Harmala) nei residui su bracieri di ceramica. Questa pianta, nota per le sue proprietà psicoattive e curative, viene utilizzata come profumo e colorante in varie culture. In Iran, l’harmal viene utilizzato in celebrazioni come i matrimoni, mentre in Turchia e Iran si dice che i baccelli proteggano dal “malocchio”. I risultati di questi studi forniscono la prima prova chimica della prima combustione conosciuta di sostanze nocive nel mondo.

I ritrovamenti di utensili per fumare in ambienti abitati e non in tombe o templi indicano che la ruta della steppa veniva utilizzata principalmente per scopi medicinali e per i suoi effetti psicoattivi. Questi risultati ampliano la comprensione delle prime società umane in Qurayyah e del loro uso delle piante e dei loro possibili usi.

Contesto degli edifici antichi in Arabia

La ricerca in Arabia Saudita ha fatto progressi significativi nell'ultimo decennio, in particolare con la scoperta di strutture mustatil, grandi strutture fatte di pietre impilate che hanno circa 7.000 anni. Questi monumenti sono tra gli edifici di grandi dimensioni più antichi del mondo e forniscono informazioni sulla sopravvivenza dei primi popoli pastorali. Le strutture mustatil trovate nell’Arabia Saudita nordoccidentale potrebbero essere siti rituali per attività sociali, riflettendo le dinamiche sociali delle società dell’epoca.

La costruzione di questi monumenti mostra come le persone in un ambiente difficile come quello dell’Arabia settentrionale, che all’epoca era più verde e aveva più precipitazioni, svilupparono strutture sociali per organizzare il proprio stile di vita. Gli studi riguardanti Qurayyah e gli edifici Mustatil sono cruciali per comprendere il complesso panorama sociale e culturale della regione nei tempi antichi.