Allarme rosso: un nuovo studio avverte dei rischi derivanti dai frutti di mare!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Nuovi studi mostrano che l’arsenobetaina presente nei frutti di mare comporta rischi per la salute, nonostante le credenze precedenti.

Neue Studien zeigen, dass Arsenobetain in Meeresfrüchten trotz früherer Annahmen gesundheitliche Risiken birgt.
Nuovi studi mostrano che l’arsenobetaina presente nei frutti di mare comporta rischi per la salute, nonostante le credenze precedenti.

Allarme rosso: un nuovo studio avverte dei rischi derivanti dai frutti di mare!

Una nuova ricerca sulla sicurezza dei prodotti ittici e sugli effetti dell’invecchiamento sulle cellule umane solleva questioni cruciali. Sebbene l’arsenobetaina contenuta nei frutti di mare sia stata a lungo considerata a basso rischio, nuovi studi mostrano che la comune presenza di microbi intestinali potrebbe aumentare la tossicità di questo composto. Secondo uno studio interdisciplinare pubblicato sul *Journal of Hazardous Materials*, la colonizzazione di topi con diversi microbi ha portato ad un accumulo significativamente più elevato di arsenico nel tratto intestinale. In questi topi si sono formati composti di arsenico particolarmente tossici, il che solleva dubbi sulla sicurezza degli alimenti contenenti arsenico, come riportato da *vienna.at*.

In un altro importante studio pubblicato su *Nature Communications*, i ricercatori dell'Università di Friburgo hanno scoperto che un farmaco può rallentare il processo di invecchiamento nei topi. L'assunzione di Urolitina A ha supportato il sistema di pulizia del corpo noto come autofagia, con conseguente riduzione dell'infiammazione e miglioramento delle capacità cognitive e motorie. Lo studio evidenzia che, soprattutto negli animali più anziani, la capacità di eliminare i prodotti di scarto nelle cellule è compromessa, con conseguente infiammazione cronica. Resta però da vedere se questi risultati promettenti potranno essere trasferiti anche agli esseri umani, come hanno sottolineato i ricercatori.

Relazione tra microbioma e invecchiamento

La scoperta che il microbioma nell’intestino dei topi influisce sulla tossicità dell’arsenobetaina porta a nuove considerazioni per la salute umana. L'esperto di ricerca Siegfried Hapfelmeier ha scoperto che i microbi intestinali possono avere effetti dannosi in determinate circostanze. Questi risultati potrebbero anche potenzialmente indicare il processo di invecchiamento e i problemi di salute esistenti associati alle malattie infiammatorie nelle cellule umane, che sono esacerbati dagli effetti di un sistema di pulizia in declino, sebbene questa connessione tra microbioma e processi di invecchiamento richieda urgentemente ulteriori ricerche.