Immigrazione a Vienna: perché i migranti spesso finiscono sulla strada sbagliata

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am und aktualisiert am

Il Vienna Integration Report 2023 mostra i dati sulla migrazione, le sfide e la necessità di un’immigrazione qualificata.

Immigrazione a Vienna: perché i migranti spesso finiscono sulla strada sbagliata

A Vienna un sospettato su due non ha un passaporto austriaco. Questi dati allarmanti sono stati discussi da psicologi ed esperti di migrazione come Ahmad Mansour, che analizzano le ragioni del comportamento deviante dei migranti. Molti immigrati cadono in una spirale di criminalità o radicalizzazione, spesso innescata da speranze deluse di una vita migliore. L’influenza dei modelli tradizionali nei paesi di origine si scontra con le opportunità e le libertà che l’Europa offre. Questo scherzo del destino evidenzia le sfide che i migranti devono affrontare quando cercano di integrarsi in una nuova società Corona.at riportato.

Migrazione e integrazione al microscopio

La ministra dell'Integrazione Susanne Raab ha recentemente presentato il nuovo rapporto sull'integrazione, che documenta gli attuali dati sull'immigrazione. Chiede un cambiamento nella politica dell'immigrazione per frenare l'immigrazione clandestina e ha promesso misure come un periodo di attesa di cinque anni per ricevere l'assistenza sociale. Raab spiega: “Abbiamo bisogno della giusta forma di migrazione” e vede nei drastici cambiamenti prospettive politiche positive, soprattutto per quanto riguarda il dimezzamento del numero dei migranti. Sottolinea inoltre la necessità di collocare i lavoratori stranieri nelle regioni in cui la domanda è elevata, anziché concentrarli semplicemente nelle grandi città come Vienna. Da ulteriori aspetti del rapporto emerge che in Austria circa 2,45 milioni di persone hanno un passato migratorio, ovvero il 27,2% della popolazione residente oe24.at riassunto.

Ciò che colpisce particolarmente è l’elevato tasso di disoccupazione tra i migranti, che con il 68,5% è ben al di sotto della popolazione complessiva. Negli ultimi dieci anni è aumentata anche la percentuale di bambini e giovani la cui prima lingua non è il tedesco, mentre sempre più migranti vengono registrati come vittime o autori di crimini. Dal rapporto sull’integrazione emerge che gli stranieri vengono condannati con una frequenza sproporzionata e sono spesso vittime di reati. Ciò evidenzia le complesse sfide che i migranti devono affrontare nel sistema sociale austriaco.