Deflazione in Svizzera: la BNS è in una trappola dei tassi di interesse?
Nel maggio 2025 l’inflazione in Svizzera è scesa al -0,1%. Gli esperti avvertono di deflazione e di possibili adeguamenti dei tassi d’interesse.

Deflazione in Svizzera: la BNS è in una trappola dei tassi di interesse?
Nel maggio 2025 l’inflazione in Svizzera ha raggiunto un valore storicamente negativo pari a meno 0,1%, il primo valore negativo da marzo 2021. Nell’aprile 2025 l’inflazione era già pari allo 0,0% e lo sviluppo è da attribuire al calo dei prezzi dell’energia e al calo dell’inflazione locativa. Il valore di inflazione più alto dai tempi della pandemia di Corona è stato registrato nell’estate del 2022 al 3,5%, mentre l’inflazione è costantemente inferiore all’1% da settembre 2024. Gli esperti prevedono un’inflazione media tra lo 0,2 e lo 0,3% per l’anno in corso. L'esperto della ZKB David Marmet prevede addirittura che nei prossimi mesi l'inflazione sarà leggermente negativa. La Banca nazionale svizzera (BNS) si trova ad affrontare una sfida poiché la deflazione può mettere in pericolo la domanda, come riporta vol.at.
La BNS ha recentemente tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo allo 0,25%, una decisione che entrerà in vigore a partire da venerdì. Questo taglio dei tassi è avvenuto in un contesto in cui l'inflazione è scesa dallo 0,7% allo 0,3% dall'ultima decisione sui tassi di interesse. Il franco è rimasto stabile rispetto all'euro poiché era già previsto il taglio dei tassi d'interesse. In un clima economico moderato, la BNS vede crescenti rischi al ribasso per l’inflazione, che hanno influenzato la sua decisione di tagliare il tasso di interesse di riferimento. Gli esperti si aspettavano un simile taglio dei tassi, che potrebbe rivelarsi positivo per i titolari di ipoteche poiché il calo dei tassi di interesse rende i prestiti più attraenti. Questi sviluppi rilevanti sono stati evidenziati da 20 Minutes.
Sfide per la BNS
Guardando al futuro, il presidente della BNS Martin Schlegel sottolinea che l'andamento mensile dell'inflazione dovrebbe restare inosservato. Nei prossimi mesi in occasione della prossima riunione della BNS è previsto un ulteriore taglio del tasso di riferimento dallo 0,25 allo 0,0%. Ci sono tuttavia esperti, come Thomas Gitzel della VP Bank, che ritengono che la BNS manterrà i tassi a zero. Queste incertezze nella politica monetaria sono ulteriormente rafforzate dall’attuale situazione del mercato, mentre l’inflazione resta sotto pressione e si profilano lievi aumenti all’orizzonte, influenzati dagli investimenti nell’UE, come riportato da Si prevede NZZ.
Gli analisti si chiedono se la BNS dovrà tornare ai tassi di interesse negativi nel prossimo futuro per evitare un'ulteriore deflazione. L’inflazione è stata recentemente al -0,1% su base annua e l’inflazione core è aumentata dello 0,5%, alimentando la discussione su un possibile ritorno a tassi di interesse negativi. Allo stesso tempo, la crescita del prodotto interno lordo in Svizzera rimane all’1,1%, indicando una base economica complessivamente solida, anche se in un mercato internazionale volatile.