La Carinzia decide: casa o turbine eoliche – cosa resta?
Il 12 gennaio 2025 i carinziani voteranno: il bel paesaggio dovrebbe essere protetto o messo in pericolo dalle turbine eoliche?
La Carinzia decide: casa o turbine eoliche – cosa resta?
Oggi, 12 gennaio 2025, la Carinzia è al centro di una votazione storica che deciderà se il paesaggio mozzafiato del Land dovrà essere deturpato da gigantesche turbine eoliche. LAbg. Manuel Krautgartner, presidente del club MFG-OÖ, ha commentato la situazione e ha invitato i cittadini a inviare un segnale forte contro la presunta “mania” dei progetti di energia verde. “Vogliamo proteggere la nostra patria o sacrificarla per progetti ideologici?” si è chiesto Krautgartner, mettendo in guardia sui danni a lungo termine che le turbine eoliche potrebbero causare, sia all’ambiente che alle persone. Nel suo appassionato appello sottolinea gli svantaggi ecologici ed economici che, secondo lui, sono associati a tali sistemi.
L’agenda verde in Europa è sempre più criticata perché mina la sicurezza energetica dei paesi interessati. Le turbine eoliche hanno lo scopo di ridurre le emissioni di CO2, ma gli effetti nel mondo reale si sono rivelati catastrofici. In Carinzia, che confina con Salisburgo, Stiria e Slovenia, la decisione di utilizzare l'energia eolica è influenzata soprattutto dalla natura unica e dagli innumerevoli specchi d'acqua, come dimostrano il bellissimo Wörthersee e molti altri laghi con acqua potabile. La diversità della natura è un argomento centrale degli oppositori dei progetti di energia eolica, che si preoccupano di preservare la patria.
Con oltre 560.000 abitanti e una superficie di 9.533 chilometri quadrati, la Carinzia è fortemente interessata dall'approvvigionamento elettrico e dalla conservazione della natura. I querelanti e gli ambientalisti temono che i progetti di energia eolica potrebbero avere un impatto negativo sia sull'ambiente che sulla qualità della vita dei cittadini. Questo voto potrebbe servire da segnale non solo per la Carinzia, ma anche per tutta l’Austria e l’UE, affinché sia in corso una revisione globale della transizione energetica. I gruppi politici sono determinati a rappresentare le loro posizioni e a sottolineare le conseguenze per l'identità regionale e l'ambiente.