Crisi alla ZF Friedrichshafen: 14.000 posti di lavoro in pericolo: allarme!

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ZF Friedrichshafen, uno dei principali fornitori automobilistici, si trova ad affrontare sfide enormi: miliardi di debiti e una riduzione pianificata di un massimo di 14.000 posti di lavoro in Germania.

Crisi alla ZF Friedrichshafen: 14.000 posti di lavoro in pericolo: allarme!

Nel settore automobilistico tedesco emergono sviluppi preoccupanti, in particolare per il grande fornitore di automobili ZF Friedrichshafen. L’azienda è alle prese con debiti onerosi del valore di miliardi e un forte calo delle vendite, che ora potrebbero portare ad allarmanti tagli di posti di lavoro. Entro la fine del prossimo anno, ZF prevede di tagliare 1.800 posti di lavoro nello stabilimento di Saarbrücken, mentre in Germania potrebbero essere colpiti fino a 14.000 posti di lavoro. Questa situazione non ha solo un impatto diretto sui dipendenti, ma costringe anche il management a effettuare drastici risparmi per stabilizzare la situazione economica dell'azienda.

Nello stabilimento di Saarbrücken, ZF è responsabile, tra le altre cose, della produzione di trasmissioni per motori a combustione e per veicoli ibridi ed elettrici. Nonostante gli sforzi volti a concentrare la produzione sui modelli di auto elettriche, la domanda è diminuita, il che significa che le strutture non vengono utilizzate alla capacità ottimale. Il capo del comitato aziendale Achim Dietrich descrive la situazione come “molto, molto, molto grave” e chiede ai dipendenti informazioni chiare sull’impatto che le riforme avranno sulla loro occupazione.

Tagli di posti di lavoro e sedi interessate

I piani per la riduzione dei posti di lavoro sono completi. ZF impiega oltre 50.000 persone in Germania e il trend negativo potrebbe colpire molti stabilimenti che non raggiungono i risultati economici necessari, come spiega il portavoce dell'azienda. Il comitato aziendale vede un elenco di siti produttivi che “dovrebbero essere chiusi il più rapidamente possibile”. Dietrich avverte che, una volta persi, i posti di lavoro potrebbero non essere più ripristinabili e chiede una strategia per trattenere i dipendenti.

Nell’anno finanziario 2023, ZF ha realizzato un fatturato di 46,6 miliardi di euro, ma sarà costretta a rivedere al ribasso le sue previsioni a causa delle mutate condizioni di mercato. La nuova stima delle vendite è ora compresa tra 40 e 42 miliardi di euro. Questa nuova visione della situazione degli utili sta costringendo l’azienda ad adottare misure più rapide, compresi i licenziamenti sopra menzionati, per ripristinare la stabilità finanziaria.

Le preoccupazioni per la situazione dell'industria automobilistica sono aumentate dai commenti di Sigmar Gabriel, l'ex vicecancelliere. Gabriel ha criticato aspramente il governo federale per come sta affrontando la crisi in questo settore chiave. Sottolinea che nessun altro paese al mondo sarebbe così negligente nei confronti di un pilastro così importante dell'economia ed esprime preoccupazione per la “morte silenziosa” di molti fornitori. Le sue dichiarazioni chiariscono che le sfide che ZF e aziende comparabili devono affrontare potrebbero avere conseguenze di vasta portata per l’intero settore.

Ciò che accadrà dopo rimane incerto. L’industria automobilistica, storicamente una spina dorsale dell’economia tedesca, si trova in un momento critico e le decisioni di aziende come ZF Friedrichshafen avranno effetti di vasta portata sull’occupazione e sulla salute economica del settore. Le valutazioni di esperti e decisori sono essenziali per determinare i prossimi passi. Quindi, come sottolinea Dietrich, la situazione non è solo una questione di numeri, ma riguarda le realtà di migliaia di lavoratori in tutto il Paese.

È disponibile un articolo per ulteriori informazioni su ZF Friedrichshafen e sugli attuali sviluppi nell'industria automobilistica su www.fr.de raccomandato.