Caos nella coalizione del semaforo: il governo è sull’orlo del collasso?

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

Nell'editoriale di Thorsten Knuf il "Berliner Morgenpost" analizza l'attuale caos della coalizione a semaforo prima dei negoziati cruciali.

Caos nella coalizione del semaforo: il governo è sull’orlo del collasso?

Berlino (ots)

Negli ultimi due anni turbolenti la coalizione a semaforo composta da SPD, Verdi e FDP ha dovuto più volte confrontarsi con conflitti interni. Ma ora questa alleanza di governo è sull’orlo del baratro! Mercoledì è prevista una riunione cruciale del comitato di coalizione, nella quale il cancelliere Olaf Scholz (SPD) e i leader del partito si riuniranno per spianare la strada al bilancio federale 2025. Il fallimento potrebbe avere effetti drammatici sull’intero governo federale!

Il problema più grande? Le idee del leader della FDP e ministro delle finanze Christian Lindner, che sono fondamentalmente in contrasto con le idee della SPD e dei Verdi. La pressione sulla coalizione è in aumento perché nella situazione attuale c’è più caos e risentimento che mai. Un chiaro compromesso sembra molto lontano. I tre partiti devono ritornare ad accordi fondamentali perché la situazione politica è tesa – e in tempi di crisi globale ciò richiede un’azione responsabile.

Partita di scacchi politica

Le prossime elezioni federali gettano già le loro ombre. L’SPD e i Verdi si impegnano per uno Stato forte, mentre il FDP si batte per una minore regolamentazione e una riduzione delle tasse. Ma i liberali si trovano di fronte a un dilemma: per sopravvivere nel prossimo Bundestag, dovranno fare appello attivamente alla loro clientela principale, dopo essere stati recentemente espulsi da diversi parlamenti regionali. Una tendenza fatale che potrebbe mettere ancora più pressione sui semafori sulla scia della competizione politica!

Se il FDP non trova presto una rotta chiara, potrebbe fallire alla soglia del 5% alle prossime elezioni. Un anno fa, Lindner aveva avvertito che non era il momento per i “giocatori d’azzardo” – forse i suoi colleghi di partito e partner della coalizione avrebbero fatto bene a ricordare queste parole mentre si trovavano ad affrontare una possibile resa dei conti politica!