Rivoluzione sul mercato del lavoro: salari trasparenti – uguaglianza per tutti!
L’UE adotta una direttiva sulla trasparenza salariale per affrontare il divario retributivo di genere entro il 2026.

Rivoluzione sul mercato del lavoro: salari trasparenti – uguaglianza per tutti!
L’UE ha compiuto un passo significativo per affrontare il divario retributivo tra uomini e donne con la nuova direttiva sulla trasparenza salariale, adottata il 10 maggio 2023. Questo regolamento garantisce che tutti gli Stati membri debbano recepire i requisiti nella legislazione nazionale entro il 7 giugno 2026 al più tardi. L’obiettivo è quello di far rispettare il principio della “parità di retribuzione per uguale lavoro o lavoro di uguale valore” indipendentemente dal genere. La politica si applica a tutte le componenti della retribuzione, inclusi lo stipendio base, le componenti variabili, i benefici non monetari e i benefici in natura, riportati Cosmo.
Un aspetto centrale della direttiva è la definizione di “lavoro equivalente”, che si basa su lavori con requisiti di qualificazione, ambito di responsabilità, condizioni di lavoro e stress comparabili. Sono interessati sia il settore privato che quello pubblico, con i datori di lavoro di determinate dimensioni aziendali soggetti a specifici obblighi di rendicontazione.
Misure importanti per i datori di lavoro
La direttiva impone ai datori di lavoro di specificare negli annunci di lavoro lo stipendio iniziale o una fascia salariale. Sarà vietata anche l’attuale pratica di chiedere ai candidati il loro stipendio precedente. I dipendenti hanno il diritto di ottenere informazioni sui criteri di determinazione delle retribuzioni e delle retribuzioni medie dei loro colleghi. Le aziende con più di 50 dipendenti devono rivelare regolarmente i divari retributivi di genere e agire sui divari significativi.
Sono previste, invece, agevolazioni per le aziende con meno di 100 dipendenti: non dovranno effettuare alcuna rendicontazione, mentre le aziende con 250 dipendenti dovranno presentare una prima rendicontazione entro il 7 giugno 2027, seguita da aggiornamenti annuali. Le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 150 e 249 sono tenute a presentare una relazione ogni tre anni, mentre le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 100 e 149 hanno tempo fino al 7 giugno 2031 per presentare la prima relazione.
Processo legislativo e attuazione
L'attuazione della direttiva potrebbe comportare notevoli requisiti aggiuntivi per l'economia. Sebbene gli stati dell’UE possano introdurre normative più favorevoli ai dipendenti, devono rispettare il livello di protezione richiesto dall’UE. Nel diritto tedesco, l’attuale legge sulla trasparenza salariale (EntgTranspG) sarà modificata per integrare la direttiva. Si prevede che una commissione elaborerà proposte per l’attuazione entro la fine del 2025, mentre un primo progetto di legge è previsto all’inizio del 2026 Deloitte.
Alcuni di questi adeguamenti riguardano i parametri di valutazione del lavoro di pari valore e l'estensione del diritto all'informazione sulla retribuzione ai dipendenti esistenti e ai candidati. Inoltre, verranno introdotte sanzioni per le violazioni della EntgTranspG e gli obblighi di segnalazione saranno estesi alle aziende con almeno 100 dipendenti.
Lo sviluppo di questo quadro giuridico sottolinea l’importanza della nuova direttiva per lo Spazio economico europeo (SEE) e persegue l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza salariale indipendente dal genere. Ulteriori informazioni sulle disposizioni della policy sono reperibili all'indirizzo EUR-Lex.