L’UE crea regole chiare: rafforza ora la voce dei dipendenti!
Il 5 giugno 2025, il Parlamento europeo voterà sul rafforzamento della direttiva sui comitati aziendali europei per migliorare i diritti dei lavoratori.

L’UE crea regole chiare: rafforza ora la voce dei dipendenti!
Il 5 giugno 2025 la Commissione per l’Occupazione del Parlamento Europeo ha compiuto un passo importante verso il rafforzamento dei diritti dei lavoratori in Europa. La commissione ha votato una riforma della direttiva sui comitati aziendali europei, che consentirebbe a milioni di dipendenti di multinazionali di avere maggiore voce in capitolo oltre i confini nazionali. Forte OTS Il nuovo regolamento obbliga le aziende a informare tempestivamente e in modo completo il proprio comitato aziendale europeo sulle misure pianificate che potrebbero avere un impatto sui dipendenti.
Evelyn Regner, deputata europea dell'SPÖ, ha descritto il voto come un passo decisivo verso una maggiore giustizia sul posto di lavoro. In futuro decisioni importanti come i trasferimenti o la riduzione della forza lavoro non verranno più prese a porte chiuse. La direttiva riformata prevede che i comitati aziendali e la direzione aziendale debbano incontrarsi almeno due volte l'anno per discutere gli sviluppi aziendali. Questa viene vista come un'opportunità per favorire il dialogo e il coinvolgimento dei dipendenti nei processi decisionali.
Importanti modifiche alla direttiva
La riforma porta con sé diverse importanti novità. Le aziende sono obbligate a fornire una giustificazione esplicita per le informazioni riservate. Un aspetto particolarmente importante è l'introduzione di opzioni sanzionatorie legate al fatturato dell'azienda per evitare sanzioni simboliche. Inoltre, in futuro almeno il 40% dei membri dei comitati aziendali europei dovranno essere donne, il che rappresenta un progresso verso la parità di genere.
Questi cambiamenti fanno parte di un quadro più ampio di direttive UE sulla co-determinazione e sulla partecipazione dei dipendenti che devono essere recepite nella legislazione nazionale. L’UE ha emanato diverse direttive, tra cui la direttiva CAE, la direttiva sulla partecipazione aziendale europea (SE) e la direttiva sui licenziamenti collettivi. La riforma mira a rafforzare la codeterminazione nell’UE e a promuovere la democrazia nel mondo del lavoro europeo Böckler dell'IMU note.
Base giuridica e condizioni quadro europee
Nel contesto dei diritti dei lavoratori, l’UE contribuisce a migliorare le condizioni di vita e di lavoro negli Stati membri. L’articolo 27 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea riconosce il diritto all’informazione e alla consultazione, che è fondamentale per il lavoro dei comitati aziendali europei. Questi diritti sono protetti da varie direttive UE che stabiliscono norme a livello nazionale e transnazionale, come ad esempio Parlamento europeo spiegato.
Questa riforma non è solo un passo verso il miglioramento della partecipazione nelle imprese, ma anche parte di un processo lento ma costante che mira a migliorare continuamente le condizioni di lavoro nell’UE, garantendo al tempo stesso un mondo del lavoro più giusto e inclusivo. Una nuova direttiva UE sulle trasformazioni transfrontaliere, che sarà presto adottata, sosterrà ulteriormente questo obiettivo e dovrà essere recepita anche nel diritto nazionale.