Brutal Triple Murder a Vienna: Discussione di sentenza e schizofrenia

Brutal Triple Murder a Vienna: Discussione di sentenza e schizofrenia

In un processo di corte sensazionale, viene discusso il brutale omicidio di tre donne in uno studio di luce rossa viennese. Il 27enne K. era sotto processo dopo che si diceva che fosse ferito fatalmente le donne a Brigittetenau nel febbraio 2024 con oltre 100 punture di coltelli. Ciò non solo rappresentava un omicidio scioccante, ma ha anche rivelato la complessità delle malattie mentali e la sua influenza sul comportamento dell'autore.

Durante i negoziati, il procuratore ha descritto gli atti come "estremamente brutali" e "incredibilmente crudele". L'imputato, K., era classificato come una persona interessata perché un rapporto psichiatrico aveva dimostrato di soffrire di schizofrenia paranoica e non era compatibile al momento del crimine. Il processo ha chiarito che K. non può ricevere punizione, ma è istruito in un centro forense-terapeutico.

l'atto in dettaglio

Il 23 febbraio K. è entrato nel bordello con diversi coltelli. Dopo il violento attacco alle donne, un altro testimone fu rinchiuso in una stanza per la sicurezza, mentre sentiva il disperato urla dei suoi colleghi. "Sono così grato di essere ancora vivo", ha detto dopo il suo sondaggio. Questa affermazione sottolinea le circostanze drammatiche in base alle quali ha avuto luogo il crimine.

Un esperto psichiatrico ha annunciato che il gran numero di ferite da pugnalata, specialmente di fronte alle vittime, rendono lo stress dell'orrore ancora più precario e crudele. Secondo la sua valutazione, la brutalità del crimine era allarmante e indicava un profondo disturbo nell'autore. La storia di fondo dell'autore, che è venuto in Austria come rifugiato, solleva anche domande sui maggiori rischi di malattie psichiatriche in questo gruppo di popolazione, come ha spiegato lo psichiatra del tribunale Peter Hoffmann.

Alla fine della negoziazione, K. ha parlato della sua incertezza sulle azioni: "Non lo so, non posso dire nulla al riguardo, non era nella mia mano." Ciò suggerisce che non può capire l'intero ambito delle sue azioni. La decisione della Corte di migliorarlo nell'esecuzione delle misure funge da forma di sicurezza per la società, tenendo conto allo stesso tempo che K. è malato psichiatrico.

Il giudizio è stato emesso lunedì ed è già definitivo. In futuro, K. sarà ospitato in un centro forense-terapeutico, dove può potenzialmente ricevere il trattamento necessario per la sua malattia.

Per ulteriori informazioni sull'argomento della violenza sulle donne e sul possibile supporto, sono istituite varie hotline. Le persone interessate possono contattare 01/12 345 tutto l'orologio.

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