Controllo climatico dal 2026: le nuove leggi devono rivelare gli impatti climatici!

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Dal 2026, in Austria verrà introdotto un controllo climatico obbligatorio per le nuove leggi per esaminare gli effetti dannosi per il clima.

Ab 2026 wird in Österreich ein verpflichtender Klimacheck für neue Gesetze eingeführt, um klimaschädliche Auswirkungen zu prüfen.
Dal 2026, in Austria verrà introdotto un controllo climatico obbligatorio per le nuove leggi per esaminare gli effetti dannosi per il clima.

Controllo climatico dal 2026: le nuove leggi devono rivelare gli impatti climatici!

Dal 1° gennaio 2026 ogni nuovo progetto di legge federale in Austria sarà soggetto a un controllo climatico. Questo passo è stato approvato in parlamento il 16 giugno 2025 e serve a identificare e prevenire tempestivamente gli effetti dannosi per il clima di leggi e regolamenti. L’iniziativa è una risposta al referendum sulla protezione del clima del 2020, che ha ricevuto oltre 380.000 firme e sottolinea l’urgente desiderio di maggiori responsabilità nella protezione del clima. Il controllo climatico entrerà a far parte di quello già esistente Valutazione d'impatto orientata all'impatto (WFA).

Il controllo climatico presuppone che in futuro, oltre ai tradizionali aspetti economici, si tengano conto anche degli effetti sulle emissioni di gas serra e sull’adattamento ai cambiamenti climatici. I ministeri saranno obbligati ad analizzare le conseguenze ecologiche delle loro proposte legislative al fine di creare una base trasparente per le iniziative ambientali, i media e il pubblico. Tuttavia, il risultato del controllo climatico non è vincolante, il che significa che gli impatti climatici negativi non portano automaticamente a una revisione o all’interruzione del progetto.

Istituzione di punti di servizio

Per supportare il nuovo processo, sarà istituito un punto di servizio presso il Ministero della Protezione del Clima che fornirà uno “strumento di controllo del clima” digitale. Questo punto di servizio lavorerà in collaborazione con l'Agenzia federale per l'ambiente e altri ministeri. Nonostante l’introduzione del controllo climatico, tuttavia, permangono preoccupazioni: Sigrid Stagl, economista climatica, sottolinea che è necessario un maggiore impegno quando si affrontano misure che hanno effetti climatici negativi.

Julia Herr, vicepresidente del club SPÖ e portavoce del clima, sottolinea la necessità di tenere conto del clima in tutti i progetti. Il controllo del clima deve garantire che la tutela del clima svolga un ruolo centrale nella legislazione e non venga vista solo come una considerazione parallela.

Obiettivi climatici a lungo termine

Il quadro giuridico in materia di protezione del clima non è nuovo, ma si basa su accordi internazionali come la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici del 1992 e il Protocollo di Kyoto del 1997. Questi trattati definiscono gli impegni per la riduzione dei gas serra. Attualmente, l’accordo di Parigi mira a mantenere l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C, con sforzi in corso per limitare l’aumento a 1,5°C. Gli obiettivi climatici dovrebbero essere rinnovati ogni cinque anni nei futuri contributi nazionali alla riduzione delle emissioni di gas serra al fine di documentare e adeguare i progressi.

Gli sviluppi in Austria sono in linea con questi sforzi internazionali e cercano di creare un quadro giuridico nazionale in grado di sostenere efficacemente gli obiettivi climatici. Oltre alle nuove norme sul controllo climatico, ci sono anche nuove leggi sulle armi approvate dopo la sparatoria di Graz, che riflettono la più ampia discussione sociale sulla sicurezza e sulla consapevolezza ambientale.