Rivoluzione salariale nelle pulizie: 3,8% in più dal 2025 per 54.000 dipendenti!

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Il nuovo contratto collettivo per le pulizie degli edifici in Austria porterà aumenti salariali e più posti di lavoro a tempo pieno per i dipendenti a partire da gennaio 2025.

Der neue Kollektivvertrag für die Gebäudereinigung in Österreich bringt ab Januar 2025 Lohnerhöhungen und mehr Vollzeitstellen für Beschäftigte.
Il nuovo contratto collettivo per le pulizie degli edifici in Austria porterà aumenti salariali e più posti di lavoro a tempo pieno per i dipendenti a partire da gennaio 2025.

Rivoluzione salariale nelle pulizie: 3,8% in più dal 2025 per 54.000 dipendenti!

Con una svolta decisiva per oltre 54.000 dipendenti nel settore della pulizia di monumenti, facciate ed edifici in Austria, è stato raggiunto un accordo sul contratto collettivo. Dal 1° gennaio 2025 il salario aumenterà del 3,8%, che corrisponde all'intero valore dell'inflazione e fa così aumentare il salario minimo a poco meno di 2.080 euro lordi al mese 5min.a segnalato. L'aumento è particolarmente notevole per gli apprendisti, che ora iniziano il loro primo anno di formazione con 1.028 euro – un aumento del 6,5%.

Inoltre, è stato adottato un piano a lungo termine per ridurre le fasce salariali da sei a quattro entro il 2027, di cui beneficeranno soprattutto i dipendenti con redditi più bassi. In un momento in cui molte donne, tra cui molte migranti, lavorano part-time, Ursula Woditschka del sindacato vida ha affermato: “Con più lavoro a tempo pieno in questo settore a forte prevalenza femminile, possiamo garantire che più donne possano vivere del proprio reddito”. La nuova regolamentazione prevede inoltre un calcolo semestrale in quasi tutti i settori, ad eccezione delle pulizie alberghiere, il che dovrebbe portare ad un aumento del numero di posti a tempo pieno.

Aumenti salariali per i redditi medi e bassi

Dal 1° gennaio 2024, circa il 95% dei dipendenti delle fasce di reddito medio-basse beneficeranno di un aumento salariale del 9,2%. Un successo chiave del contratto collettivo è il raggiungimento del salario minimo lordo di 2.000 euro al mese, come spiega Monika Rosensteiner, responsabile della contrattazione collettiva. Sottolinea l'aumento dei salari reali e la compensazione dei costi causati dall'inflazione per i dipendenti che lavorano principalmente a tempo parziale. Queste misure rappresentano un passo fondamentale, poiché in queste fasce salariali l'inflazione è particolarmente avvertita, spiega Rosensteiner.