Critica al monitoraggio dei messenger: NEOS spera in una soluzione amichevole!

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Beate Meinl-Reisinger parla della controversa sorveglianza dei messaggeri a Vienna, mentre Amnesty International critica aspramente.

Beate Meinl-Reisinger spricht über die umstrittene Messenger-Überwachung in Wien, während Amnesty International scharfe Kritik übt.
Beate Meinl-Reisinger parla della controversa sorveglianza dei messaggeri a Vienna, mentre Amnesty International critica aspramente.

Critica al monitoraggio dei messenger: NEOS spera in una soluzione amichevole!

Il dibattito sul previsto monitoraggio dei servizi di corriere in Austria si fa sempre più intenso. In questo momento cruciale, l'ultimo giorno del periodo di revisione, Beate Meinl-Reisinger, capo di NEOS, esprime preoccupazione per la costituzionalità del disegno di legge, che dovrebbe consentire l'uso di software di sorveglianza e spionaggio per monitorare i messaggi crittografati. Questo cambiamento nella legge è particolarmente controverso ed è stato aspramente criticato da organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International e ONG per la protezione dei dati come epicenter.works, che classificano la proposta di regolamento come sproporzionata.

Amnesty International sottolinea che lo spyware altamente invasivo, che consente l’accesso senza ostacoli a dispositivi personali, microfoni, fotocamere e dati come contatti, messaggi e foto, viola i diritti umani fondamentali. Secondo loro, un controllo efficace di queste tecnologie non è possibile, il che aumenta ulteriormente le preoccupazioni sulla privacy dei cittadini. Amnistia paragona l'utilizzo di tali spyware ad un'intrusione segreta in un appartamento, il che dimostra la gravità dell'intrusione.

Critiche da parte di giornalisti e sostenitori della protezione dei dati

È soprattutto l'Associazione dei giornali austriaci (VÖZ) a mettere in guardia contro possibili violazioni della tutela delle fonti giornalistiche e del segreto editoriale. Meinl-Reisinger è preoccupato e annuncia che esaminerà attentamente i punti critici del progetto di legge. Allo stesso tempo, il presidente e vicecancelliere della SPÖ Andreas Babler è fiducioso che la discussione e lo scambio all’interno della coalizione saranno calmi e costruttivi.

La legge prevede che le autorità di sicurezza possano accedere ai dati dei messaggeri per combattere attività terroristiche e incostituzionali. Ogni accesso al monitoraggio è limitato a tre mesi, anche se esiste la possibilità di una proroga. Tuttavia non è ancora chiaro quale software debba essere utilizzato, il che preoccupa gli esperti di protezione dei dati. La stampa hanno segnalato notevoli preoccupazioni circa le vulnerabilità della sicurezza che queste tecnologie richiederebbero per funzionare in modo efficace.

Umore piuttosto ottimista tra i partner della coalizione

I membri del governo, tra cui il ministro della Difesa dell’ÖVP Klaudia Tanner, sono ottimisti sulla possibilità di trovare una soluzione comune. Jörg Leichtfried, sottosegretario di Stato al Ministero degli Interni, sottolinea che già durante la valutazione sono stati apportati miglioramenti alla tutela del segreto professionale. Nonostante l’apparente fiducia, NEOS e altri osservatori rimangono scettici riguardo alla costituzionalità dell’intera bozza.

In sintesi si può dire che la discussione in corso sulla prevista sorveglianza dei messaggeri è oggetto di diffuse critiche. Le organizzazioni per i diritti umani e i difensori della protezione dei dati mettono in guardia da possibili abusi e violazioni della privacy. Vienna.at riassume l'atteggiamento degli attori politici che, pur aspirando a miglioramenti, sono divisi nella loro decisione fondamentale sulla conformità costituzionale delle misure.