Detenuto scava buchi nelle celle: finestra” o tentativo di fuga?

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Un tunisino di 27 anni ha scavato dei buchi nelle pareti della cella nella prigione di Graz-Karlau ed è stato condannato per danneggiamento di proprietà.

Detenuto scava buchi nelle celle: finestra” o tentativo di fuga?

In un insolito caso di danni materiali nel carcere di Graz-Karlau, un detenuto tunisino di 27 anni ha scavato diversi buchi nelle pareti della sua cella. Forte Corona.at In tribunale ha spiegato che voleva solo creare una “finestra” verso il suo vicino di cella. Il detenuto aveva notato che il suo vicino, che soffriva di problemi di salute mentale e non voleva restare solo di notte, aveva bisogno di ulteriore sostegno. Questa azione ha portato ad una condanna che ora è discutibile.

Il giudice Hanspeter Draxler ha chiarito durante il processo che le azioni dell'imputato, indipendentemente dalla sua intenzione di fuggire, sono state classificate come gravi danni materiali. Le mura del carcere fanno parte delle infrastrutture critiche, motivo per cui tali atti sono considerati particolarmente gravi. Sebbene il danno effettivo sia stato valutato come minore, in questi casi vengono valutate sia la sicurezza che l’integrità del sistema carcerario.

Condanna e appello

Il detenuto tunisino è stato condannato a un anno di carcere, ma non ha accettato la sentenza e ha presentato ricorso, pertanto la decisione non è ancora definitiva. Ciò illustra la complessità delle decisioni giuridiche in relazione ai problemi di salute mentale dei detenuti, come affermato anche in un rapporto di Ministero degli affari interni europeo viene affrontato.

A sua difesa l'imputato ha dichiarato che voleva soltanto rimuovere le macerie e che era sotto costrizione. Questa richiesta potrebbe svolgere un ruolo più avanti nel processo legale, poiché il tribunale deve tenere conto anche delle circostanze personali e della salute mentale del detenuto.

La salute mentale in carcere

La situazione attuale solleva interrogativi sul trattamento delle malattie mentali nel sistema carcerario. Spesso i detenuti non hanno il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare i loro problemi, il che può portare a misure estreme come quelle qui descritte. La creazione di un’infrastruttura di supporto per affrontare tali problemi potrebbe essere fondamentale per la riabilitazione e la prevenzione di incidenti futuri.

Nel complesso resta da vedere come si svilupperà il caso e quanto gli aspetti psicologici dell'imputato potranno influenzare il verdetto finale. Il desiderio del tunisino di iniziare una nuova vita potrebbe dipendere in ultima analisi dalle decisioni legali che seguiranno.