Scandalo delle salsicce d'orso: il rivenditore si difende dalla causa per la protezione degli animali!

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Un commerciante della Carinzia difende la vendita di salsiccia d'orso dopo una denuncia da parte di Tierschutz Austria. Il commercio è legale?

Scandalo delle salsicce d'orso: il rivenditore si difende dalla causa per la protezione degli animali!

In un recente incidente, Tierschutz Austria ha presentato una denuncia contro un commerciante della Carinzia che commercia carne di orso. Secondo la legge sulla protezione della natura della Carinzia è vietata la vendita di prodotti provenienti da specie animali rigorosamente protette. L'imprenditore in questione offre salsicce che costano 64 euro al chilogrammo e contengono esplicitamente carne di orso. Nonostante le accuse mosse, l'offerta rimane online lunedì, secondo l'organizzazione.

Il gestore del negozio online si difende con veemenza e sottolinea che la carne di orso proviene da una caccia controllata e legale in Slovenia. Secondo lui la carne viene fornita da un allevamento di selvaggina certificato e lavorata in una macelleria a Tolmino. Inoltre, prima di introdurre la salsiccia nel suo assortimento, il rivenditore ha verificato numerose normative legali, tra cui la legge austriaca sulla conservazione della natura, la legislazione alimentare dell'UE e gli accordi internazionali sulla protezione delle specie come la CITES.

Conformità legale e sicurezza dell'origine

Il rivenditore sottolinea l'importanza della sicurezza dell'origine e della distribuzione conforme alla legge dei prodotti alimentari regionali. È inoltre pronto a fornire tutti i documenti necessari qualora le autorità avessero domande. Questa posizione proattiva è considerata cruciale per dissipare le accuse di pratiche illegali e istruire il pubblico sulla situazione legale.

In un contesto più ampio, la legislazione austriaca in materia di protezione degli animali è cambiata. Il 4 luglio 2024 è stato approvato un emendamento alla legge sulla protezione degli animali che mira a proteggere meglio gli animali domestici. Questa modifica della legge prevede, tra le altre cose, l'istituzione di una commissione scientifica per attuare il divieto di allevamento crudele e definire la responsabilità degli allevatori per gli animali che allevano. Anche gli acquirenti di animali offerti illegalmente sono perseguibili penalmente.

Conseguenze per la zootecnia

Dal 1 luglio 2026 per i cani appena adottati sarà richiesto un certificato di idoneità che comprende sia la parte teorica che quella pratica. Inoltre, gli allevatori devono anche rispettare i programmi per evitare la riproduzione crudele. La trasformazione del centro specializzato per l'allevamento e la protezione degli animali rispettosi degli animali in un'istituzione pubblica e l'ampliamento della banca dati degli animali domestici sono ulteriori passi che intendono contribuire a migliorare la protezione degli animali.

Alla luce di questi sviluppi, la situazione attuale del rivenditore Bärenwurst svolgerà un ruolo importante nella discussione pubblica. Gli aspetti giuridici e la protezione degli animali selvatici rimangono una questione centrale nella protezione degli animali austriaca. Resta da vedere come le autorità risponderanno alla denuncia e quali azioni verranno intraprese di conseguenza.

Per ulteriori informazioni sulla situazione giuridica nel settore della protezione degli animali vi rimandiamo alle informazioni dettagliate di Tierschutz Austria e alle modifiche alla legge sulla protezione degli animali, disponibili sul sito web Piccolo giornale così come su consumerhealth.gv.at può essere trovato.