L'accordo di riammissione dell'Austria: una pietra miliare nella lotta all'immigrazione!

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Il ministro degli Esteri austriaco Schallenberg firma un accordo di riammissione con il Kazakistan per combattere l'immigrazione clandestina.

Österreichs Außenminister Schallenberg unterzeichnet ein Rückübernahmeabkommen mit Kasachstan zur Bekämpfung illegaler Migration.
Il ministro degli Esteri austriaco Schallenberg firma un accordo di riammissione con il Kazakistan per combattere l'immigrazione clandestina.

L'accordo di riammissione dell'Austria: una pietra miliare nella lotta all'immigrazione!

Mercoledì sera a La Valletta, la capitale maltese, il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg (ÖVP) ha siglato un accordo di riammissione con il Kazakistan, compiendo un passo significativo nella lotta all'immigrazione clandestina. L'accordo è stato firmato prima della riunione del Consiglio dei ministri dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e segna il quinto accordo di questo tipo con i paesi di Indonesia, Ghana, Kuwait e Kenya. Come oe24 Secondo quanto riferito, l'accordo mira a garantire che i richiedenti asilo respinti dall'Austria vengano rimpatriati in Kazakistan.

Attualmente in Austria ci sono solo poche richieste di asilo da parte di cittadini kazaki; L'anno scorso sono state presentate solo 14 domande, due delle quali sono state accolte. L'attuale tasso di rifiuto è pari al 57,1%. Dall'ottobre di quest'anno sono state registrate 17 domande di asilo, sottolineando l'effetto preventivo dell'accordo in quanto vi è poca pressione da parte dei migranti provenienti dal Kazakistan, come orf.at riportato. Schallenberg ha sottolineato che è importante agire con lungimiranza, poiché le dinamiche migratorie possono cambiare rapidamente.

Importanti discussioni bilaterali

A La Valletta Schallenberg ha incontrato anche altri funzionari di alto rango, tra cui il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, con il quale ha discusso i negoziati per un accordo sugli ostaggi nella Striscia di Gaza. Questi sviluppi si inseriscono in un contesto in cui si discuteva anche della sicurezza delle forze di pace delle Nazioni Unite nel Libano meridionale. Schallenberg continuerà a tenere colloqui bilaterali, anche con il capo della politica estera dell'UE Kaja Kallas e i ministri degli Esteri di Finlandia e Georgia.