Telegram: Arrestato il CEO: cosa c'è da sapere sull'app di messaggistica
Il CEO di Telegram Pavel Durov è stato arrestato in Francia, mettendo sotto i riflettori la popolare app di messaggistica. Scopri di più sullo sfondo e sugli effetti su Telegram.
Telegram: Arrestato il CEO: cosa c'è da sapere sull'app di messaggistica
L'arresto del CEO di Telegram Pavel Durov in Francia lo scorso fine settimana ha messo sotto i riflettori il popolare servizio di messaggistica e il suo misterioso fondatore.
I retroscena dell'arresto
Durov, di origine russa, è stato arrestato sabato all'aeroporto Bourget di Parigi con un mandato d'arresto relativo alla mancata moderazione dei contenuti da parte di Telegram. Secondo il procuratore francese Laure Beccuau, le accuse includono che la sua piattaforma ha sostenuto truffatori, riciclatori di denaro, trafficanti di droga e divulgatori di contenuti pedopornografici. Beccuau ha aggiunto che Durov è accusato di essersi rifiutato di fornire “informazioni o documenti” relativi alle indagini.
Lo status giuridico di Durov
Mercoledì la procura francese ha annunciato che Durov era stato formalmente posto sotto indagine e non gli sarebbe stato permesso di lasciare la Francia. Ciò non implica automaticamente una colpevolezza nell’ordinamento giuridico francese, ma rappresenta il passo successivo in una seria indagine ufficiale. Deve rimanere nel paese sotto controllo giudiziario, con una cauzione fissata a 5,56 milioni di dollari, e deve presentarsi alla stazione di polizia due volte a settimana.
Critiche e dibattiti
L'arresto di Durov ha acceso un dibattito sulla libertà di espressione e sulla responsabilità per i contenuti illegali online. La deputata russa Maria Butina, condannata per spionaggio negli Stati Uniti nel 2019 e deportata in Russia, domenica ha definito l’amministratore delegato un “prigioniero politico”. Lo ha affermato in un comunicato il presidente francese Emmanuel Macron Dichiarazione su X che l'arresto di Durov "non è stata in alcun modo una decisione politica". Macron ha sottolineato che l’arresto fa parte di un’indagine giudiziaria in corso.
Cos'è Telegram?
Telegram è un servizio di messaggistica crittografato fondato nel 2013 da Durov e suo fratello Nikolai. L'app conta ora più di 950 milioni di utenti ed è una delle piattaforme di messaggistica più utilizzate al mondo. La piattaforma è diventata un importante mezzo di comunicazione in molti paesi, con gli utenti che conversano quotidianamente, inviano foto e documenti e diffondono notizie governative.
Vantaggi e rischi della piattaforma
Poiché le conversazioni sull’app sono crittografate, le forze dell’ordine – così come lo stesso Telegram – hanno poche informazioni su ciò che gli utenti pubblicano. Questa privacy ha reso Telegram un importante mezzo di comunicazione nei paesi in cui la libertà di espressione è limitata, come Russia, Iran e India. L’app è diventata popolare anche in Ucraina, dove è diventata uno strumento importante per diffondere notizie sulla guerra e avvertimenti sugli attacchi aerei.
Tuttavia, queste stesse protezioni hanno reso il servizio popolare anche tra i trafficanti di droga, i riciclatori di denaro e gli estremisti, compresi i suprematisti bianchi e i gruppi terroristici come l’ISIS.
Un servizio controverso
Oltre al suo utilizzo da parte di criminali ed estremisti, Telegram ha dovuto anche giustificare il suo ruolo in importanti conflitti ed eventi politici, nonché il suo rifiuto di abbandonare il suo impegno in materia di crittografia. La Russia ha tentato di vietare Telegram nel 2018 perché la società si rifiutava di fornire chiavi di decrittazione ai servizi di sicurezza del Paese. Durov ha rifiutato di accettare il divieto, che alla fine è stato revocato nel 2020.
A proposito di Pavel Durov
Durov, il miliardario fondatore e amministratore delegato di Telegram, è nato in Unione Sovietica nel 1984. Ha mostrato fin da piccolo un talento per la matematica e la programmazione. Nel 2006 ha fondato Vkontakte, un sito di social media, ed è diventato noto come “il Mark Zuckerberg della Russia”. Dopo un conflitto con il governo russo, ha lasciato il Paese nel 2014 e ha fondato Telegram. Oggi Durov vive a Dubai, dove ha sede Telegram, e ha anche la cittadinanza francese.
Oltre al suo ruolo su Telegram, Durov è diventato un personaggio online, condividendo foto dei suoi viaggi e affermando di aver generato oltre 100 bambini attraverso donazioni di sperma negli ultimi 15 anni.