La sicura neutralità dell'Austria: una linea sottile tra pace e esercito

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Il 19 marzo 2025, il Cancelliere Stocker ha sottolineato la necessità di una politica di difesa europea comune e di soluzioni per l’Ucraina.

La sicura neutralità dell'Austria: una linea sottile tra pace e esercito

Il cancelliere austriaco Christian Stocker è nel mezzo di una tempesta politica mentre si prepara al vertice speciale dei capi di Stato e di governo dell'UE che affronterà le sfide nel contesto della guerra in Ucraina e della difesa europea. Quando Stocker ha assunto l’incarico, si è subito confrontato con questioni pressanti, in particolare sulla necessità di un approccio comune europeo alla sicurezza. Ha sottolineato che “la svolta è arrivata nell’UE” e che ogni Stato europeo, compresa l’Austria, ha bisogno di una solida protezione. Forte Piccolo giornale La neutralità del Paese non significa necessariamente che esso non possa svolgere un ruolo attivo nella politica di sicurezza e di difesa comune.

Il Cancelliere ha sottolineato che per una “pace giusta e sostenibile” è essenziale includere l’Ucraina nei negoziati. "È nel nostro interesse che non ci sia una pace imposta in Ucraina", ha detto. Anche il ministro degli Esteri Beate Meinl-Reisinger ha ribadito che i negoziati senza l’Ucraina difficilmente porteranno alla pace. Si è discusso anche sui possibili pagamenti dell'UE all'Ucraina, che sono stati respinti dall'FPÖ. Forte OTS.at Tuttavia, è stata sottolineata la necessità di un approccio europeo unito, poiché la guerra ha colpito non solo l’Ucraina ma anche gli interessi dell’Austria.

Critiche taglienti e posizioni chiare

L'FPÖ si è invece preoccupato della strategia dell'UE e ha chiesto un netto rifiuto dello sviluppo dell'UE in una “comunità di guerra”. Stocker si è difeso da tali accuse e ha chiarito che bisogna agire in modo pragmatico in base alle nuove circostanze. Egli ha chiesto una voce europea unificata nei negoziati e ha sottolineato l'importanza della preparazione militare nell'ambito della strategia di difesa dell'UE, senza che ciò metta in pericolo la neutralità dell'Austria. Ha anche respinto una possibile “unione del debito” e ha sostenuto che l’Austria non dovrebbe accettare ulteriori pagamenti all’Ucraina per continuare la guerra, come aveva chiesto l’FPÖ.

Nel corso del dibattito è emersa chiaramente la diversità di opinioni all'interno del governo, in cui il Ministro Plakolm ha individuato come centrale l'equilibrio tra la responsabilità nazionale e la capacità di agire dell'Europa. “L’Europa deve avere un posto nel mondo e non essere solo una pedina delle potenze globali”, ha affermato. Allo stesso tempo, a seguito delle violenze in corso in Medio Oriente, è stato inviato all’UE un rinnovato segnale di urgenza affinché proceda in modo proattivo con possibili soluzioni per la pace e la sicurezza.