Protezione del clima in Austria: la Corte dei conti mette in guardia sugli obiettivi mancati!

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La Corte dei conti critica le misure austriache di protezione del clima e sottolinea il rischio di non raggiungere gli obiettivi UE sui gas serra.

Der Rechnungshof kritisiert Österreichs Klimaschutzmaßnahmen und weist auf drohende Verfehlungen EU-Treibhausgasziele hin.
La Corte dei conti critica le misure austriache di protezione del clima e sottolinea il rischio di non raggiungere gli obiettivi UE sui gas serra.

Protezione del clima in Austria: la Corte dei conti mette in guardia sugli obiettivi mancati!

Allarme attuale per la protezione del clima in Austria! Nel suo ultimo rapporto la Corte dei conti ha chiarito che il governo presenta deficit significativi per quanto riguarda le misure urgenti di protezione del clima. Delle venti precedenti raccomandazioni dei revisori, più della metà, precisamente dieci, non sono state implementate dai ministeri della Protezione del clima e delle Finanze. Solo due punti hanno ricevuto reazioni positive, mentre in otto casi sono state intraprese solo azioni inadeguate, come questa Volksblatt segnalato. La persistente assenza di una legge sulla protezione del clima e la lenta attuazione del Piano nazionale per l’energia e il clima mettono in serio pericolo i prossimi passi verso gli obiettivi climatici dell’Austria e minacciano di non raggiungere gli obiettivi UE sui gas serra.

Obiettivi climatici a rischio e azione ritardata

Sebbene le emissioni di gas serra siano state ridotte nel settore non legato allo scambio di quote di emissioni, le previsioni per i prossimi anni sono fosche. Per il 2024 e il 2025 si prevede una minore diminuzione delle emissioni totali. Alla luce di questa situazione, la Corte dei conti afferma chiaramente che le misure di protezione del clima esistenti non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi di riduzione richiesti dalla legge dell'UE entro il 2030. Va inoltre notato che l'Austria è attualmente impegnata in una procedura di infrazione a causa della presentazione tardiva del piano nazionale per l'energia e il clima, dopo che il piano è stato presentato con un ritardo totale di 14 mesi. La decisione di fatto su un piano definitivo nel Consiglio dei ministri di questo dicembre arriva troppo tardi per risolvere i problemi menzionati.

IL Controllo federale delle finanze ha inoltre sottolineato che è giunto il momento di avviare cambiamenti fondamentali nella cooperazione tra i governi federale e statale. Un sistema di monitoraggio efficace e processi di coordinamento chiari sono essenziali per specificare la responsabilità delle misure di protezione del clima. Inoltre, la Corte dei conti chiede con urgenza una maggiore greenizzazione del diritto fiscale e un'equa distribuzione dei costi, soprattutto quando si tratta dell'acquisto dei certificati di emissione.