Riunioni segrete delle multinazionali: Steger avverte dello smantellamento della democrazia!
Petra Steger critica le discussioni dietro le quinte nel comitato difesa dell'UE e chiede maggiore trasparenza e controllo.

Riunioni segrete delle multinazionali: Steger avverte dello smantellamento della democrazia!
Il 4 giugno 2025 l’eurodeputata dell’FPÖ Petra Steger ha criticato la riunione del comitato di difesa SEDE, che si è svolta a porte chiuse. Steger ha riferito di un incontro con Brad Smith, vicepresidente di Microsoft, al quale sono stati invitati solo i coordinatori del gruppo. Per lei ciò rappresenta una chiara esclusione del controllo parlamentare e definisce la situazione uno scandalo politico democratico.
Steger chiede maggiore trasparenza e un maggiore controllo parlamentare per evitare accordi tra le élite. Si pone anche la questione se l’UE vuole un’Europa dei cittadini o delle imprese. Chiede la fine delle pratiche antidemocratiche e il ritorno ai principi parlamentari fondamentali. Il tuo appello a mettere in discussione gli interessi delle multinazionali quando si prendono decisioni in materia di politica di sicurezza ha avuto risonanza.
Sfide del comitato di difesa
Il futuro del Comitato di Difesa SEDE è attualmente in un limbo. Nonostante il consenso politico sulla creazione di un comitato di difesa indipendente nel Parlamento europeo, le controversie interne potrebbero mettere a repentaglio il calendario per una decisione finale. Data la situazione geopolitica, soprattutto dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, gli eurodeputati spingono per un ruolo più attivo del Parlamento europeo nelle questioni relative alla difesa.
Dopo le prossime elezioni di giugno, le fazioni centriste potrebbero raggiungere un accordo volto a trasformare la sottocommissione per la difesa e la sicurezza in una commissione a pieno titolo. Si prevede che questa mossa coincida con la nomina del primo commissario alla difesa dell’UE da parte di Ursula von der Leyen, mentre il futuro dell’attuale sottocommissione rimane poco chiaro.
Resistenza politica e via da seguire
Varie fazioni stanno lottando per trovare un pacchetto complessivo per promuovere la ristrutturazione del comitato. Mentre la presidente della sottocommissione Marie-Agnes Strack-Zimmermann e altri membri liberali sono ottimisti, alcuni socialdemocratici sono scettici. Ciò richiede un contemporaneo potenziamento della sottocommissione per i diritti umani, il che rende le discussioni più complicate.
Un comitato a pieno titolo potrebbe teoricamente avviare i negoziati sulla legislazione dell’UE e portare avanti i programmi dell’UE. Ma l'opposizione arriva anche dalla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, che teme che le loro competenze non vengano sufficientemente prese in considerazione nella politica di difesa. Resta teso il dibattito sui poteri della nuova commissione Difesa e sui suoi eventuali trasferimenti dalla commissione madre per gli affari esteri.
Ulteriori considerazioni sulla trasparenza nei processi decisionali politici sono state discusse nella pubblicazione del 2019 “Trasparenza in politica? Limiti, problemi e conseguenze indesiderate” di Leopold Ringel. Questa pubblicazione evidenzia le sfide legate alla garanzia della trasparenza in politica e potrebbe essere rilevante nel contesto delle attuali discussioni sulla trasparenza nel Comitato Difesa.