Robot che dirigono: l'Orchestra Sinfonica di Dresda celebra una prima innovativa!
Vivi la Robot Symphony dell'Orchestra Sinfonica di Dresda il 12 e 13 ottobre al Festspielhaus Hellerau: l'uomo incontra la macchina!
Robot che dirigono: l'Orchestra Sinfonica di Dresda celebra una prima innovativa!
Nell'ambito di un progetto affascinante, l'Orchestra Sinfonica di Dresda fa un salto nel futuro della musica: la “Robot Symphony”. Questa non è solo una sfida creativa, ma anche un emozionante esperimento tecnico tra uomo e macchina.
L’idea di far sì che i robot dirigano la musica è ricca di innovazione. Più di vent'anni fa, quando l'Orchestra Sinfonica di Dresda eseguì un'opera del compositore Conlon Nancarrow quasi ingiocabile per l'uomo, il direttore artistico Markus Rindt ebbe per la prima volta l'idea di esplorare le possibilità delle macchine. Allora l’idea di una macchina che dirigesse la musica era ancora irrealistica. Tuttavia, dopo molti anni, la tecnologia si è evoluta e Rindt ha finalmente trovato il sostegno della TU Dresden e del professore di informatica Frank Fitzek per lavorare seriamente su questa visione.
Le sfide della conduzione dei robot
Dirigere è un compito complicato per un robot perché non si tratta solo di movimenti precisi delle braccia: un'orchestra ha bisogno di molto più del semplice ritmo: riguarda le emozioni, le sottili sfumature e le espressioni facciali del leader umano. Nei test iniziali, Rindt e il suo team si stanno concentrando sull’addestramento dei movimenti del braccio di tre robot collaborativi in modo che possano imitare le sottigliezze di un conduttore umano. La creatività umana essenziale rimane la forza trainante di questo progetto, poiché devono essere create nuove composizioni ritmiche che non sarebbero possibili senza il supporto tecnico.
Il progetto combina numerosi aspetti dell'arte e della tecnologia per creare un'esperienza musicale completamente nuova. I robot sono programmati per vari lavori, inclusi lavori di Wieland Reissmann, John Williams e Andreas Gundlach. La sfida, però, è che i musicisti devono tradurre in suono i movimenti dei robot senza che questi possano percepire la musica. “I nostri robot non sentono nulla!” dice Rindt, e questo rappresenta per i musicisti una sfida immensa.
Sabato 12 e domenica 13 ottobre al Festspielhaus Hellerau avrà luogo la “Robot Symphony”. È un'occasione speciale nell'ambito del 25° anniversario dell'Orchestra Sinfonica di Dresda. Moritz Lobeck, direttore del programma del festival, sottolinea l'importanza di questa performance nel contesto della Biennale HYBRID 2024, che si occupa intensamente di progetti di arte sonora. "Questa interazione tra uomo e macchina è affascinante e siamo lieti che l'Orchestra Sinfonica di Dresda ne faccia parte", afferma Lobeck a proposito dell'evento.
Il direttore Markus Rindt sottolinea che le persone non dovrebbero essere sostituite dalle macchine. "Non stiamo creando un sostituto, stiamo espandendo il nostro repertorio", spiega. I robot non sono destinati ad assumere la funzione di direttore d'orchestra, ma piuttosto ad aiutare ad espandere le possibilità musicali e a scoprire nuovi mondi sonori.
L’idea di robot e persone che lavorano insieme rappresenta un’entusiasmante appropriazione delle nuove tecnologie. Il concerto sarà trasmesso in diretta streaming in modo che anche il pubblico da casa possa sperimentare come arte e scienza si fondono in una nuova forma. Per coloro che sono interessati a saperne di più su questo straordinario progetto, il Dresdner Neuesten Nachrichten offre un resoconto dettagliato.
Con questa presenza delle macchine nell'arte, il festival non solo sottolinea il progresso tecnologico, ma solleva anche importanti domande: dove finisce l'uomo e dove inizia la tecnologia? La “Robot Symphony” riprenderà questi temi e li renderà chiari attraverso il suono e la performance.