Ciclisti radicali: gli studenti serbi protestano a Vienna con le luci!
Gli studenti serbi protestano contro le rivendicazioni politiche attraversando l'Europa in bicicletta. Destinazione: Consiglio d'Europa a Strasburgo.
Ciclisti radicali: gli studenti serbi protestano a Vienna con le luci!
Attualmente fa scalpore il tour in bicicletta degli studenti serbi attraverso l'Europa. Il gruppo di 80 membri è impegnato ad affrontare le rivendicazioni politiche in Serbia e la settimana scorsa è partito da Novi Sad per Strasburgo. Lo scopo del movimento di protesta è attirare l'attenzione sulla crisi politica in Serbia presso il Consiglio d'Europa e il Parlamento europeo.
L'iniziativa prende spunto dal tragico incidente avvenuto lo scorso 1° novembre, quando la pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata provocando la morte di 16 persone. Le accuse sono già state mosse contro circa 13 persone responsabili, ma si attende ancora la conferma legale. L'incidente ha portato addirittura alle dimissioni di due membri del governo, cosa che ha ulteriormente alimentato le proteste.
Ricevimento a Vienna
Lunedì sera a Vienna gli studenti in protesta sono stati accolti da circa 1.000 simpatizzanti. L'evento ha avuto luogo a Maria-Theresien-Platz, dove è stato srotolato un simbolico tappeto rosso per gli attivisti. La polizia di Vienna ha assicurato l'evento con un ampio dispiegamento di forze per garantire un'atmosfera pacifica.
I partecipanti sono stati guidati tramite i social media su quali oggetti avrebbero potuto portare alla manifestazione, inclusi fischietti, striscioni e bandiere. Gli articoli pirotecnici, invece, erano vietati. Secondo la loro piattaforma online, le strade della Serbia sono diventate scenari di paura e ingiustizia. Questo messaggio sottolinea l’urgente necessità di un cambiamento politico.
Viaggio di protesta a Strasburgo
Gli studenti arriveranno a Strasburgo martedì prossimo. Il loro viaggio di protesta è suddiviso in un totale di 13 tappe giornaliere, percorrendo circa 100 chilometri al giorno. Gli attivisti rimarranno in Austria fino a venerdì mattina, trascorrendo la notte in città come Vienna, Emmersdorf, Linz e Salisburgo.
Questo movimento di protesta si inserisce in un contesto di crescente sfiducia nella politica da parte della popolazione europea. Una recente indagine demografica condotta in sei paesi europei mostra che molte persone sono preoccupate per la qualità della democrazia. Un punto centrale è la diffusa mancanza di fiducia nella politica nazionale ed europea, che influenza negativamente la volontà di partecipare alla politica. Questa dinamica porta i partiti antidemocratici a tentare di sfruttare i movimenti di protesta per i propri programmi.
In Germania, ad esempio, l’AfD ha accolto le richieste del movimento Pegida per portare avanti la propria agenda. Alla luce di questi sviluppi, diventa chiaro che i cittadini che protestano non solo reagiscono alle lamentele, ma sono anche in complessa interazione con la politica, che può influenzare le loro richieste e azioni. Fondazione Volkswagen su questi temi è uno dei tanti esempi che esamina l’influenza dei movimenti di protesta sulle democrazie in Europa.