L'FPÖ si candida per nuove elezioni: caos sulla politica di asilo e attacchi terroristici!
Nel Consiglio nazionale l’FPÖ chiede nuove elezioni e critica la politica d’asilo. Le coalizioni hanno concordato misure per alloggi a prezzi accessibili.
L'FPÖ si candida per nuove elezioni: caos sulla politica di asilo e attacchi terroristici!
La situazione bolle alla Camera: ieri l'FPÖ, sotto la guida di Herbert Kickl, ha riferito urgentemente. In considerazione dell'attuale crisi dell'asilo e dopo gli scioccanti attacchi terroristici che hanno scosso sia la Germania che l'Austria, il partito non solo ha chiesto nuove elezioni, ma ha anche posto una domanda urgente sulle gravi mancanze delle autorità nel caso dell'attacco con coltello a Villach. Come corona.at Secondo quanto riferito, il tenore era: “Se vuoi rallentare Kickl, devi farlo”, mentre le discussioni interne nei negoziati di coalizione tra ÖVP, SPÖ e Neos puntano ad una politica di asilo restrittiva.
I punti concordati includono, tra l'altro, l'inasprimento del riconoscimento dello status di asilo e la creazione di centri di rimpatrio per le persone da deportare. Inoltre è stato deciso uno stop temporaneo al ricongiungimento familiare, che l’FPÖ dichiara come reazione alla “crisi democratica” e al fallimento dei “partiti di unità”. Kickl ha anche criticato l'ÖVP per i negoziati falliti e ne ha messo in dubbio la legittimità. Forte la stampa I cittadini dovrebbero incolpare i partiti al governo per le morti nei recenti attacchi terroristici, definiti “morti del firewall”. Kickl ha retoricamente ed enfaticamente chiesto, tra le altre cose, di fermare l'accesso alla cittadinanza per i richiedenti asilo e si è espresso contro il monitoraggio dei servizi di messaggeria.
In rotta di collisione
L'aumento delle tensioni tra i partiti non sembra accennare a fermarsi. L’FPÖ sta pianificando mozioni di ampia portata per la prossima sessione plenaria che includono il divieto dell’Islam politico e massicce restrizioni per i richiedenti asilo. Il segretario generale dell'ÖVP Alexander Pröll ha smascherato Kickl e messo in dubbio la sua credibilità accusandolo di sottrarsi alle sue responsabilità. "Un politico che parla molto ma non agisce molto non è degno di fiducia", ha detto Pröll. Tuttavia, l’FPÖ rimane sulla buona strada per posizionarsi come la voce dell’opposizione e le sue mosse rivelano insoddisfazione nei confronti dell’attuale leadership politica.