L’UE sta pianificando nuove regole: deportazione più rapida senza collegamento individuale!

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La Commissione Europea sta pianificando nuove regole sul rimpatrio per deportare rapidamente i richiedenti asilo respinti verso paesi terzi sicuri.

Die EU-Kommission plant neue Rückführungsregeln zur schnellen Abschiebung abgelehnter Asylbewerber in sichere Drittstaaten.
La Commissione Europea sta pianificando nuove regole sul rimpatrio per deportare rapidamente i richiedenti asilo respinti verso paesi terzi sicuri.

L’UE sta pianificando nuove regole: deportazione più rapida senza collegamento individuale!

La Commissione Europea ha compiuto progressi significativi nell’attuazione del Pacchetto Asilo e Migrazione, annunciato il 20 maggio 2025. Il focus delle nuove normative è il ritorno delle persone senza diritto di soggiorno verso paesi terzi sicuri. Sotto la guida del commissario Magnus Brunner sono state elaborate proposte per un nuovo regolamento sui rimpatri volto ad accelerare la deportazione dei richiedenti asilo respinti ots.at riportato.

Un aspetto centrale della nuova regolamentazione è che un collegamento individuale tra le persone interessate e i paesi terzi non dovrebbe essere assolutamente necessario. La commissione consente le deportazioni verso questi paesi se le persone hanno già viaggiato attraverso questi paesi. Gli Stati membri dovrebbero avere la possibilità di concludere accordi con paesi terzi per consentire deportazioni senza complicazioni. Lukas Mandl, portavoce della sicurezza dell'ÖVP al Parlamento europeo, chiede che questi accordi vengano stipulati in modo rapido e completo e che venga sostenuto attivamente dalla Commissione europea.

Restituzioni più facili per gli Stati membri

Le modifiche previste mirano a creare una soluzione uniforme per tutti gli Stati membri dell’UE. Forte zdf.de L’anno scorso i rimpatri non sono stati affrontati nel pacchetto asilo e migrazione a causa della mancanza di consenso. Con la nuova maggioranza si sta tentando nuovamente di stabilire un regolamento sul rimpatrio, secondo il quale i richiedenti asilo respinti da uno stato dell'UE possono essere riconosciuti in altri stati dell'UE e ivi deportati.

Un esempio illustra questo regolamento: un richiedente asilo respinto in Austria non poteva avviare una nuova procedura in Germania; invece, la Germania effettuerebbe il rimpatrio e riceverebbe una compensazione finanziaria dall'Austria. Nel 2024, il numero delle deportazioni dalla Germania è aumentato del 22% rispetto all’anno precedente, mentre il numero delle domande di asilo è diminuito di un terzo. Un punto controverso di questo regolamento è il periodo di detenzione più lungo per le persone obbligate a lasciare il Paese, che normalmente può arrivare fino a 12 mesi con la possibilità di una proroga per ulteriori 12 mesi.

Critiche e sfide

I critici, come il deputato verde Erik Marquardt, avvertono dei pericoli che il nuovo regolamento potrebbe portare con sé per i rifugiati, poiché potrebbero essere trattenuti in detenzione per un lungo periodo senza commettere un crimine. Si sta discutendo anche l’idea di “hub di rimpatrio” nei paesi terzi per istituire centri di rimpatrio. L’Ungheria e l’Italia hanno richiesto tali centri, mentre Marquardt mette in dubbio l’efficacia di queste misure e indica il cosiddetto modello Albania, che prevede procedure di asilo all’estero.

Nel 2024, la Germania ha registrato oltre 40.000 persone costrette a lasciare il Paese. L'obiettivo è promuovere una cooperazione più intensa con i paesi terzi per facilitare questo ritorno. Si discute anche se siano ammissibili le deportazioni verso paesi terzi non sicuri, il che è particolarmente controverso nel caso di domande di asilo respinte.

Nel contesto più ampio della migrazione, emerge che circa 89.000 lavoratori extra-UE altamente qualificati hanno ricevuto una Carta Blu UE nel 2023, con la Germania che ne ha rilasciato il maggior numero. Significativo anche il numero di permessi per studio e ricerca nell’UE, che illustra le dinamiche del mercato del lavoro e dell’immigrazione ec.europa.eu riportato. Gli sviluppi nella politica migratoria sono quindi legati a una serie di sfide e opportunità nell’UE.